In vacanza con l’auto blu Indagato dg dell’ospedale
Mentre era in Croazia avrebbe chiamato l’autista dell’ospedale per farsi riportare in ospedale per firmare delle delibere. Gli inquirenti stanno cercando di capire se i viaggi erano o meno giustificati da ‘urgenti ragioni di servizio’
Bergamo, 21 maggio 2013 – Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Seriate, Amedeo Amadeo, è indagato per peculato: mentre si trovava in vacanza in Croazia avrebbe infatti chiamato l’autista dell’ospedale per farsi riportare in ospedale per firmare delle delibere. Dopodichè si sarebbe fatto riaccompagnare in Croazia. Per questo la procura di Bergamo sta ora verificando l’uso fatto dell’autoblu da parte del direttore generale.
La vicenda sarebbe partita dall’analisi delle carte che la Guardia di finanza ha acquisito durante alcuni controlli a Seriate, fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013: si tratta di delibere e atti sulle attività e i movimenti legati all’ attività dell’ospedale e del suo direttore generale. Amedeo, 67 anni, direttore generale del Bolognini dal 2000, avrebbe ammesso il doppio viaggio da e per la Croazia, parlando però di urgenti ragioni di servizio.
Nell’ambito delle indagini gli inquirenti hanno anche sentito delle persone informate sui fatti. Sotto la lente ci sarebbero, stando a indiscrezioni, altri viaggi con l’auto di servizio fatti dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate, Amedeo Amadeo, probabilmente una decina. Gli inquirenti stanno cercando di capire se i viaggi erano o meno giustificati da ‘urgenti ragioni di servizio’, come motivato dallo stesso dg, che è indagato per peculato.
Fonti: ilgiorno.it
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Dopo aver ‘scoperto’ che il Quirinale costa allo Stato italiano 624 mila euro al giorno, il nostro Paese detiene il record mondiale per numero di auto blu con oltre 600 mila vetture. E si tratta di un numero tutt’altro che in stallo. Nel primo trimestre del 2010 il loro numero è cresciuto dello 0,6%, raggiungendo il tetto record di 629.120 unità, mentre nel 2009 erano 607.918, nel 2007 erano 574.000 e nel 2005 erano 198.596. Le auto blu sono diminuite, negli ultimi due anni, del 27%. Nel corso del 2012 il parco auto complessivo si è ridotto del 3,1% (-1.823 vetture) rispetto allo stock di auto censito al 31 dicembre 2011. Nonostante questi tagli, il record delle quattro ruote ‘statali’ resta in Italia. E sommando gli stipendi degli autisti, i rifornimenti di carburante e i pedaggi autostradali delle auto di proprietà delle amministrazioni, quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, in carico a Stato, Regioni, Province, Comuni, municipalità, Asl, comunità montane, enti pubblici, enti pubblici non economici, società misto pubblico-private e società per azioni a totale partecipazione pubblica, la spesa annua legata a questo “privilegio su quattro ruote” supera i 21 miliardi di euro.
Nel mondo: Cifre sempre da record, considerando che, come emerge dalle proiezioni effettuate della KRLS Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani, c’è un netto distacco con gli altri Stati del mondo. Negli Stati Uniti le auto blu sono 73.000; in Francia 65.000; in Gran Bretagna (dove il governo ha di recente dato un taglio per via della crisi economica) sono 55.000; in Germania 54.000; in Spagna 44.000; in Giappone 35.000; in Grecia 34.000 e in Portogallo 23.000.Pubblica Amministrazione: Ad avere il privilegio delle auto blu non sono soltanto i politici di ‘più noti’. Dirigenti, assessori, consiglieri comunali e regionali, dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione hanno ‘diritto’ ad una vettura. Un parco auto che conta 59.202 auto, quello in dotazione alla pubblica amministrazione italiana alla fine del 2012, il 3,1% in meno rispetto a un anno prima (-1.823). Le amministrazioni locali ne possiedono il 92,3%, a fronte del 7,7% detenuto dalle amministrazioni centrali. Il 41,2% è dei comuni, il 31,7% delle Asl e delle aziende ospedaliere, mentre il 4,3% dell’amministrazione centrale in senso stretto (Organi di rilievo costituzionale, ministeri, enti previdenziali, università, enti pubblici non territoriali). A rilevarlo è il censimento permanente e monitoraggio dei costi delle auto pubbliche realizzato da Formez PA, su incarico del ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
Le Regioni: Le auto blu sono 7.118 unità, pari al 12,0% del totale (cui vanno aggiunte circa 100 auto blu in forza agli organi costituzionali, non soggetti alla rilevazione). La massima concentrazione è nei Consigli regionali (90,4% del totale auto in dotazione), nell’amministrazione centrale dello Stato (63,3%) e nelle Camere di commercio (49,6%). Il rapporto tra auto blu e il parco macchine complessivo, rivela il rapporto, è particolarmente alto al Sud, in particolare in Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, dove le percentuali sono comprese tra il 25% e il 28%.C’è da dire, però, che il parco auto è piuttosto “vecchio”. Il 26,2% risale a prima del 2001, il 33,0% è stato immatricolato tra il 2001 e 2006 e il 40,8% dal 2007. E le vetture di proprietà delle amministrazioni sono il 78,9% del totale.La riduzione è più marcata, a livello di comparto, nei consigli regionali (-41,0%), enti pubblici (-12,0%), e giunte regionali (-8,9%). Sulla scala territoriale, la diminuzione riguarda, specialmente, la Sicilia (-8,4%), che detiene tuttavia ancora il primato come auto blu e, con percentuali superiori al 4%, la Puglia, la Liguria, e la Lombardia. L’acquisizione in proprietà o in affitto di nuove auto blu (337 unità) rappresenta il 12,1% di tutti i nuovi contratti ed è inferiore al numero delle auto blu dismesse: 941 pari al 21,1% delle dismissioni complessive (4.441), le nuove acquisizioni hanno riguardato in prevalenza i noleggi e leasing (1.589 auto) rispetto a quelle in proprietà (994 unità). Nel complesso, la stima della riduzione delle auto blu nel corso del 2012 è di 2.600 vetture, pari al -27%.