30/04/2017 – Matteo Renzi vince le primarie del Pd. “Un gigantesco grazie a tutti”, dice. Circa due milioni di militanti si sono recati alle urne per votare il nuovo segretario del Pd. L’ex premier incassa una larga maggioranza oltre al 74 per cento. Orlando raggiunge il 20,2. Emiliano il 7,0%. Il leader dem si è sentito telefonicamente con il premier Paolo Gentiloni, in viaggio per la visita in Kuwait che twitta: “Primarie pd, una bella giornata”. “Una responsabilità straordinaria – è il commento di Renzi – grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti Insieme”. Dopo essersi ripreso il partito, punterà ora a dettare l’agenda del governo. Ma soprattutto a rilanciare la battaglia sulla legge elettorale.
Beppe GRILLO: “E’ completamente insensata la polemica sulla “democrazia dei clic” che sarebbe inferiore alla “democrazia delle schede di carta” di cui si fanno promotori il Pd, gli altri partiti del ‘900 e tutti i giornaloni. Nasconde una visione antistorica, antitecnologica, orientata al passato piuttosto che al futuro e anche un po’ feticista”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in post dal titolo “viva il voto online dedicato alle primarie del Pd.
“In mattinata – scrive il comitato che sostiene Emiliano – sarebbe stato impedito il voto a Mino Natalizio, già assessore della giunta Risi, storico esponente della sinistra salentina sul presupposto che la Giunta Mellone lo ha nominato presidente del Parco di Portoselvaggio. Siamo dunque alla selezione manichea del voto e degli elettori, buoni o cattivi, in base alle affinità con i potentati locali. Chi non è con i capi bastone locali sarebbe indegno di poter partecipare alle primarie del Pd. Non possiamo che denunciare questa gravissimo tentativo di condizionamento delle primarie”. Problemi anche in Sicilia, a Gela, la città del governatore Rosario Crocetta, per il voto decentrato di alcuni militanti che hanno espresso la propria preferenza in un circolo che non era stato ufficialmente indicato come seggio.
Polemiche interne al Pd anche sull’affluenza. L’affluenza (circa due milioni di elettori) è stata più larga del previsto. Nonostante ciò non sono mancate le polemiche interne al partito. A quella sollevata dalla mozione Orlando secondo cui ci sarebbe stato un calo di partecipazione replica Guerini: “Rispetto al 2013, quando i partecipanti erano stati 2,8 milioni, siamo in un’ altra fase politica del Paese – spiega – due milioni ai seggi sono una grande testimonianza di partecipazione di cui siamo orgogliosi, una grande ulteriore legittimazione per il segretario del partito democratico. È stato smentito chi consigliava di mettere in soffitta lo strumento delle primarie”.
Emiliano: «Complimenti a Renzi, spero abbia imparato la lezione». Il governatore pugliese, Michele Emiliano, ha chiamato Matteo Renzi per congratularsi con lui e offrirgli «collaborazione leale». Emiliano lo ha detto parlando con i giornalisti a Bari. «Renzi – ha aggiunto Emiliano – ha detto che dobbiamo vederci presto. Nella sua voce ho sentito un pizzico emozione che mi fa sperare abbia imparato la lezione. Con la mozione di Fronte democratico abbiamo portato a votare il sud che aumenta il numero dei votanti, mentre il nord ha sofferto un calo».
Orlando: “Battere la peggior destra”. Il suo diretto concorrente, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ammette la sconfitta. “Larga vittoria di Renzi, gli ho già telefonato per augurargli buon lavoro”. “Ora insieme – ha aggiunto – per battere la peggior destra del Paese. “Sono convinto che partito costruirà il centro sinistra”.
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