Sentenze pilotate in commissione, adesso il giudice Spanò vuole confessare
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04/06/2019 – Sarebbe disposto a «collaborare» con la procura il presidente della commissione tributaria arrestato una quindicina di giorni fa dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Salerno e accusato di aver intascato mazzette in cambio di sentenze favorevoli. Fernando Spanò, che è ancora in carcere assieme al collega Giuseppe De Camillis e ai dipendenti della commissione, Giuseppe Naimoli e Salvatore Sammartino, vorrebbe rendere dichiarazioni importanti.
Intanto ha anche chiesto una perizia sanitaria per verificare se il suo stato di salute è compatibile con la condizione carceraria. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia del 18 maggio scorso, dinanzi al pm Elena Guarino e al gip Piero Indinnimeo, il presidente della V commissione si era limitato semplicemente a riconoscere gli addebiti ma, nonostante ciò, il giudice per le indagini preliminari aveva rigettato la sua richiesta di scarcerazione e di attenuazione della custodia cautelare in arresti domiciliari. Ora, invece, Spanò sarebbe pronto a raccontare tutta la sua verità sul giro di sentenze pilotate.
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