Berlusconi schoc: “Il M5S peggio dei comunisti, se vincono bisogna cambiare paese”

17/03/2017 – Silvio Berlusconi in un colloquio con Il Giornale si scaglia contro il Movimento 5 Stelle: “Più pericolosi dei comunisti nel ’94, se vincono bisogna cambiare paese…”
Beppe Grillo e il suo movimento, definito come il più grande pericolo attuale per il paese.

Parole pesanti quelle di Silvio Berlusconi, che definisce il Movimento 5 Stelle ancor più pericoloso dei comunisti nel ‘94 ma che, come accadde allora, solo lui può fermarli e salvare a sua detta il paese.

Un Berlusconi che arriva ad ipotizzare anche che, in caso di una vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle, non rimarrebbe che lasciare il paese, rivendicando come in passato non abbia mai permesso a Beppe Grillo di lavorare per le sue reti.

.

Frasi dure quelle di Silvio Berlusconi, che in qualche modo lanciano la campagna elettorale di Forza Italia, con l’ex premier convinto che il centrodestra unito possa arrivare anche al 40%, con l’attacco ai 5 Stelle che fa intendere dove la coalizione abbia intenzione di andare a recuperare voti.

Berlusconi contro il M5S

Silvio Berlusconi è uno che, quando si inizia a respirare odore di campagna elettorale, preferisce tirare fuori la spada invece che il fioretto. In passato, è sempre stato il centrosinistra il bersaglio dei suoi attacchi, ora invece l’ex premier si è scagliato in maniera frontale contro il Movimento 5 Stelle.

Nel colloquio privato con Il Giornale, Berlusconi manifesta tutta la sua preoccupazione se magari il Movimento 5 Stelle dovesse vincere le prossime elezioni, visto che tutto il paese nel caso potrebbe essere in grande pericolo.

I 5 Stelle sono la mia più grande preoccupazione, non da politico, ma da italiano. La cosa migliore da fare, se andassero al governo, sarebbe cambiare Paese… L’Italia sta correndo un grave pericolo per la democrazia e il nostro dovere è quello di impedirlo.

Berlusconi poi confida che secondo lui il Movimento 5 Stelle sarebbe un pericolo maggiore dei comunisti nel ‘94, ma che un centrodestra unito con lui in prima linea può ambire a vincere le prossime elezioni.

Puntiamo su quel 50% di italiani che, disgustati dalla politica e dai politici passati da un gruppo all’altro, non va più a votare e ha deciso di stare a guardare dalla finestra. Io mi ero staccato da Forza Italia. Nel 2013 venni richiamato prepotentemente perché, da quel 40%, il partito, nelle mani di Verdini e Alfano, era arrivato all’11,7%. Con me, dopo pochi mesi di campagna elettorale, terminammo al 21,7%.

Per Berlusconi l’obiettivo del centrodestra è tornare ad avere quel 40% che gli consentirebbe di ottenere il premio di maggioranza. Il leader di Forza Italia quindi non sembrerebbe minimamente intenzionato a farsi da parte, vista anche l’attuale debolezza del centrosinistra.

I voti dei 5 Stelle per vincere le elezioni

Silvio Berlusconi ha fiutato che il momento può essere favorevole. Gli ultimi sondaggi politici infatti danno il Movimento 5 Stelle primo partito al 30%, ma la coalizione di centrodestra unita sarebbe di poco avanti.

Il Partito Democratico invece viene dato in costante calo, anche se il centrosinistra unito al momento potrebbe arrivare al 35%. Ipotesi questa di un ritorno tutti insieme in un nuovo Ulivo comunque molto improbabile, soprattutto se Matteo Renzi dovesse vincere le primarie Pd.

Con un ipotetico Pd di Renzi magari alleato solo con i centristi, al momento si verrebbe a creare una situazione di sostanziale parità con il Movimento 5 Stelle e il centrodestra, con tutti e tre che potrebbero attestarsi attorno al 30%.

Ecco quindi che Silvio Berlusconi pensa ad uno scatto decisivo per allungare e tornare in sella al paese. L’obiettivo è uno: riprendersi quelle preferenze che il Movimento 5 Stelle gli ha scippato negli ultimi tempi e conquistare i voti degli indecisi.

Berlusconi sa bene che difficilmente un elettore di sinistra potrebbe mai votare il centrodestra, molto più facile invece far breccia nel cospicuo bacino elettorale dei grillini, formato prevalentemente dalla pancia del paese.

In quest’ottica, non dovrebbe essere pensato come casuale un così forte attacco ai 5 Stelle, con i grillini che probabilmente saranno il bersaglio principale della prossima campagna elettorale.

Sia il Pd che il centrodestra possono vincere le elezioni solo indebolendo Grillo e rosicchiando consensi al Movimento, ma senza candidati credibili o programmi concreti il rischio è che si possa creare un effetto boomerang che spinga ancora più in alto i 5 Stelle.