Coronavirus, la linea dura della Russia ha arginato l’epidemia

09/03/2020 – La Russia, nonostante sia il più grande Paese del mondo e confini per 4.200 kilometri con la Cina, ha registrato fino ad oggi solamente 20 casi di contagio da coronavirus su un totale di più di 51.000 tamponi effettuati.

La strategia di contenimento dell’epidemia adottata da Mosca sembra essersi rivelata vincente. Molti si chiedono come mai la situazione sia tanto positiva, la spiegazione che forniscono molti media occidentali è figlia del complottismo che sistematicamente è usato come lente di lettura delle vicende che riguardano la Russia: il Cremlino avrebbe occultato il reale numero dei contagiati e dei decessi.

Ma un insabbiamento russo della situazione di contagio sembra essere un’ipotesi remota, le cifre sono troppo basse, nascondere un numero elevato di casi sarebbe impossibile. Evidentemente la reale spiegazione è molto più semplice: la Russia ha messo in campo un ottimo sistema di contenimento del Covid-19 affidandosi alla scienza.

Sicuramente, la bassa densità demografica e il relativo isolamento turistico del Paese hanno giocato un ruolo favorevole nella strategia di difesa dal virus. Tuttavia questi fattori non sarebbero stati sufficienti al contenimento dell’epidemia di Coronavirus senza la decisione da parte di Mosca di adottare una linea dura, ma sostanzialmente aderente ai dettami scientifici e facendo prevenzione.

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Il modo per evitare la diffusione del virus è evitare che arrivi. Il Cremlino sin da gennaio ha chiuso le frontiere con la Cina e ha interdetto l’ingresso in territorio russo ai cittadini cinesi. I passeggeri degli unici voli autorizzati provenienti dalla Cina vengono sottoposti obbligatoriamente al tampone e, anche nel caso in cui il tampone risulti negativo, ad un periodo di isolamento di 14 giorni.

Mosca, inoltre, appena scoppiata l’emergenza a Wuhan, ha riportato a casa 144 cittadini russi che si trovavano nella città cinese epicentro dell’epidemia, e li ha messi in quarantena in una struttura in Siberia sorvegliata dagli uomini della Rosgvardia, il corpo di sicurezza interna che risponde direttamente al Presidente russo. L’esercito è stato mobilitato in ogni città della Russia per controllare che le norme di sicurezza vengano rispettate.

Il Cremlino ha seguito una strategia realista, ha agito a sangue freddo senza farsi prendere da deliri ideologici riduzionisti né diffondendo il panico sociale. Con evidenti restrizioni delle libertà individuali in nome della sicurezza nazionale, la Russia, almeno per ora, è riuscita a contenere l’epidemia di Coronavirus. – [FONTE]
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Le autorità della città di Mosca hanno minacciato di detenzione fino a cinque anni per persone che non si sono autoisolate nelle loro case per due settimane, dopo aver visitato i paesi colpiti duramente dallo scoppio del coronavirus. La Russia ha chiuso la maggior parte dei punti di ingresso lungo il confine di 4.200 chilometri con la Cina, ordinando alle persone di tornare dalle aree ad alto rischio all’auto-quarantena. Il Video:



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