03/09/2017 – Arrestata anche la quarta belva di Rimini, il capo del branco di immigrati che ha stuprato una ragazza polacca e una transessuale peruviana. Dopo che sabato si erano consegnati in tre, la Polizia di Stato su Twitter ha ha annunciato la cattura dell’ultimo stupratore. Lo ha fatto con un video in cui si vede l’arrivo di una volante in questura con a bordo il sospetto. Si tratta d Guerlin Butungu, un 20enne congolese, l’unico maggiorenne del branco, anche lui risiede nella provincia di Pesaro-Urbino, forse in una struttura di accoglienza. Il ragazzo è stato catturato mentre provava a fuggire in treno, così come mostrano le immagini del video:
Guerlin Butungu, 20 anni, congolese: è stato catturato quello che viene considerato il capobranco delle belve di Rimini, gli autori dello stupro della ragazza polacca e della trans peruviana (clicca qui per vedere il video del momento in cui finisce in manette). Pizzicato mentre cercava di fuggire verso la Francia, dove millantava di avere una sorta di rifugio, una tana. Ma Butungu era braccato: non soltanto era il ricercato numero uno in Italia, non soltanto gli inquirenti avevano le sue foto, ma a disposizione c’erano anche le impronte digitali.
La ragione? Presto detta: il capobranco era entrato nel circuito di Schengen. Per quale ragione? Perché dopo essere arrivato in Italia aveva chiesto asilo politico, per poi andare a vivere a Cagli nel pesarese (nella procedura per l’asilo politico vengono rilevate anche le impronte digitali). Resta un fatto, che deve far riflettere: un immigrato richiedente asilo sarebbe stato a capo della banda di stupratori. Un altro duro colpo contro chi predica la politica dell’accoglienza senza freni, da Laura Boldrini e fino ad ampie frange della sinistra. – FONTE
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