30/08/2017 – “Cosa fai, cosa fai? Chiamate la polizia”. La voce dell’autista è rotta dal dolore, sbattuto a terra da un immigrato che ha forzato le porte del bus e l’ha colpito con pugni in faccia. Una violenza inaudita. Siamo a Parma, stazione degli autobus. Primo pomeriggio di ieri. Un gruppo di ragazzi di colore è chiuso fuori dal mezzo: sono sette individui, tra cui due donna. Sbattono i pugni contro il vetro della vettura, insultano ripetutamente G.P. che si è barricato all’interno per evitare il peggio e nel frattempo riprende tutto con un cellulare.
“Pezzo di merda”, urla uno dei ragazzi all’esterno. “Sei un coglione”, gli fa eco un compagno. Un altro colpisce ripetutamente il parabrezza, minacciando l’autista di riempirlo di pugni. Una minaccia che in pochi minuti diventerà realtà Un cittadino, rimasto anche lui all’esterno del bus, prova a riportare alla calma il gruppo di immigrati. Ma è tutto inutile. “Stai zitto o ti spacco la faccia”, lo attacca uno dei ragazzi ben vestito e in camicia bianca. “A me non me ne fotto un cazzo”. La rabbia si trasforma in violenza. Due migranti cominciano a forzare la porta dell’autobus, intenzionati ad entrare per farla pagare a quell’autista che li sta riprendendo con il cellulare. “Non può fare il video”, urla una delle ragazze con i capelli ricci e rossi. Hanno lo smartphone in mano, picchiano ripetutamente contro il vetro che comincia ad ondeggiare. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la collera del gruppo di aggressori. Ma poco importa.
Poco dopo riescono a sfondare la porta. Sale a bordo un giovane che sembra avere poco più di venti anni. Si avventa sull’autista, che prova a difendersi sferrando due calci in direzione dell’aggressore. Tutto inutile. Questo lo colpisce al volto, lo spinge in terra e si avventa su di lui. Il video della violenza viene registrato da un passeggero…
“Siamo indignati – grida Paolo Leporati – segretario regionale del sindacato Orsa trasporti – non è possibile che i lavoratori debbano sempre mettere a rischo tutti i giorni la propria incolumità”. G.P. è stato portato all’ospedale dove gli sono stati notificati 7 giorni di prognosi. I video delle aggressioni sono già nelle mani dei carabinieri, che procederanno probabilmente con le indagini. “Siamo stufi – conclude Leporati – questi individui non pagano il biglietto, si piazzano in mezzo alla strada, non ci fanno passare e poi mettono i piedi sui sedili senza alcun rispetto. Il governo deve intervenire”. – Fonte
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