Maltempo: 10 vittime in provincia di Palermo: 1 miliardo danni, prime decisioni Consiglio ministri in settimana
04/11/2018 – “Ho parlato con il presidente del consiglio Conte che ha detto che in settimana ci saranno già i primi provvedimenti. Dopo aver procrastinato le scadenze fiscali, in settimana ci dovrebbero essere le prime decisioni e posizioni da parte del Consiglio dei ministri”. Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia, oggi a Belluno, dopo un nuovo sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo eccezionale in montagna. “Almeno un miliardo di euro di danni ce li abbiamo – ha aggiunto -. Preghiamo di avere libertà nella gestione commissariale, non si tratta solo di ripulire ma occorre il piglio di operatività tipico della Protezione civile”.
In Veneto la situazione «è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati come fuscelli. Dobbiamo partire subito perché se dobbiamo attendere la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, incontrando il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo il sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo. «Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante», ha aggiunto Borrelli. Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato che sarà dichiarato lo stato di emergenza per tutte le regioni colpite e Matteo Salvini ha fatto sapere che domani sarà a Venezia e a Belluno, duramente colpite dall’ondata di maltempo.
Il presidente Zaia parla di «almeno 1 miliardo di euro di danni» in tutta la regione e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti annuncia di aver deciso di destinare 1 milione di euro al recupero dei boschi dell’Altopiano di Asiago, devastati dal maltempo. Da parte sua Borrelli spiega che tra il 2013 e il 2017 in Italia il maltempo ha causato danni imprese, infrastrutture e alle persone per un totale di 9 miliardi di euro.
Intanto, si registrano due nuove vittime: una turista tedesca che faceva trekking con la famiglia è stata colpita in pieno da un fulmine a Carloforte, nel Sud ovest della Sardegna, mentre nell’ospedale di Trento, dopo quattro giorni di agonia, è morto anche Denis Magnani, 34 anni, colpito pure lui da un fulmine, in Val di Non. A Venezia l’acqua alta è arrivata a 105 cm e l’8% della città è allagata.
Stop alle tasse per le zone colpite. Fraccaro: pronti interventi ad hoc
L’emergenza non abbandona dunque l’Italia e per le zone maggiormente colpite, in particolare Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia, il governo pensa allo stop di tasse e cartelle, come preannunciato dal viceministro all’Economia Laura Castelli. E il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardi Fraccaro, assicura: «Metteremo in campo ogni misura necessaria per fronteggiare l’emergenza e aiutare i cittadini e le imprese a risollevarsi». E se per la giornata di oggi è atteso un miglioramento delle condizioni meteo sulle regioni peninsulari, resta forte l’instabilità sulla Sicilia, con l’allerta rossa, in estensione dalla serata anche alla Sardegna.
Borrelli: 9 miliardi di danni tra il 2013 e il 2017
A Belluno il capo della Protezione civile ha spiegato che «fra aprile 2013 e dicembre 2017 abbiamo avuto in Italia danni per un miliardo di euro alle attività produttive, per 7 miliardi alle infrastrutture pubbliche, che ad oggi non hanno trovato copertura, e un miliardo alla popolazione». Borrelli ha assicurato che per i danni dei giorni scorsi «il governo interverrà prontamente, ho parlato anche il con vicepremier Di Maio e gli ho espresso l’opportunità di individuare un meccanismo più rapido». «Per questi eventi – ha spiegato – saremo probabilmente nell’ordine di qualche miliardo di euro». Il numero uno della Protezione civile ha inoltre ggiunto che «con l’investimento di 411 milioni della Regione Veneto per interventi idrogeologici non ci sono state rotture di argini come nel 2010».
Salvini: 200 mln euro per popolazioni colpite
«La devastazione a #Belluno, la montagna senza più alberi. Mi si stringe il cuore. Domani sarò sul posto, stiamo già cercando (e trovando) i primi 200 milioni di euro per aiutare le popolazioni colpite da questi disastri, dal Veneto alla Sicilia» ha scritto in un tweet il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, postando un video degli effetti del maltempo nel bellunese.
La devastazione a #Belluno, la montagna senza più alberi.
Mi si stringe il cuore.
Domani sarò sul posto, stiamo già cercando (e trovando) i primi 200 milioni di euro per aiutare le popolazioni colpite da questi disastri, dal Veneto alla Sicilia. pic.twitter.com/0GCG4zSXm5— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 3 novembre 2018
Zaia: devastazione totale
«Stiamo lavorando, abbiamo l’esercito presente, la Protezione Civile, i Vigili del fuoco e i volontari di varie regioni per far fronte ad una situazione di una devastazione totale alcune case crollate, un centinaio di strade, di viabilità che non c’è più», ha racconto il governatore Zaia a Rtl 102.5. «Si calcolano circa 100mila ettari di bosco raso al suolo – ha detto -, la zona colpita, delle Dolomiti, è patrimonio Unesco. Siamo in ginocchio. L’alluvione che nei giorni scorsi si è abbattuta sulla regione ha superato la portata delle alluvioni del 1966 e del 2010».
È ancora emergenza nel bellunese
Continua lo stato di emergenza nel bellunese, dove, dopo i danni di questi giorni, una frana di terra e fango ha completamente ostruito stamani la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo. Isolati alcuni comuni a nord dello smottamento, 27 le strade interrotte, criticità per acqua e luce. Preoccupa, inoltre, il Po il cui livello idrometrico è salito di quasi 2,5 metri nelle ultime 24 ore per effetto delle piogge. – [IlSole24Ore.it]
Sicilia, Casteldaccia: Dieci persone che hanno perso la vita, due i dispersi. Questo il bilancio delle conseguenze delle alluvioni che hanno colpito ieri soprattutto la Sicilia Occidentale. Nove delle vittime, e tra queste due bambini di uno e tre anni, si trovavano in una villa situata al confine dei comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, non distante dall’autostrada Palermo-Catania. L’edificio è stato letteralmente sommerso dall’acqua del fiume Milicia, che ingrossato dalle piogge cadute ieri è uscito dagli argini. L’acqua è rapidamente arrivata al soffitto e le persone che si trovavano all’interno – due famiglie che si erano riunite per trascorrere insieme la serata – sono annegate. In due, un uomo e una bambina, sarebbero riusciti a salvarsi perché erano usciti per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare aggrappandosi a un albero.
Guarda il video realizzato per Ultima News da Marcella Chirchio con l’intervista a Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia e a Maria Concetta Alfano, una residente della zona in cui si è verificata la tragedia.
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