CORRUZIONE E TURBATIVA D’ASTA EXPO, ALTRI TRE ARRESTI A MILANO, ACERBO AI DOMICILIARI CON ALTRI DUE IMPRENDITORI
Ai domiciliari per corruzione e turbativa d’asta l’ex reponsabile Construction di Padiglione Italia, che si era già dimesso da delegato per il canale. Misura cautelare anche per Domenico Maltauro, il cugino di Enrico, e ad Andrea Castellotti, manager della Tagliabue. Tra le accuse, una consulenza da 30mila euro per il figlio. Il presidente Anac valuta le carte.
Gare truccate in cambio di consulenze per il figlio. Lo ipotizza la Procura di Milano nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari un ex manager di Expo, Antonio Acerbo, e insieme con lui un altro manager dell’Esposizione universale, Andrea Castellotti, e l’imprenditore Domenico Maltauro, cugino di Enrico, per le irregolarità negli appalti sulle Vie d’acqua. L’inchiesta è condotta dai pm milanesi Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio. E il presidente dell’Autorità anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, ha acquisito l’ordinanza di custodia cautelare: da un primo esame degli atti è molto probabile che si renda inevitabile il commissariamento dell’appalto Vie d’acqua. Il potere di chiedere al prefetto il commissariamento di singoli appalti, quando ci siano accertamenti giudiziari e provvedimenti restrittivi, è affidato all’Anticorruzione dalle nuove disposizioni scattate con il decreto sulla Pubblica amministrazione. Continua su Fonte
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