30 mila euro in due versamenti arrivati dalle coop di Salvatore Buzzi al centro dell’inchiesta, sui 60.500 euro raccolti in tutto. È il contributo ufficiale che pesa di più fra quelli concessi durante la campagna che ha incoronato Marino sindaco di Roma nel 2013. Nelle oltre 1.500 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare c’è una intercettazione ambientale fra Buzzi e Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar ed ex appartenente alla banda della Magliana. Il primo, che con la giunta Alemanno aveva ottenuto importanti appalti da Roma capitale, si dice preoccupato di un possibile cambio di maggioranza. Carminati gli consiglia: «Mettiti la minigonna e vai a battere», per spiegare che bisognava prostituirsi con la nuova possibile maggioranza di Pd, Sel e lista Marino. Buzzi si deve essere messo perfino in topless: ha corrotto funzionari di sinistra, ha avvicinato candidati di tutte le liste e ha riversato un fiume di soldi su quella campagna elettorale, venendo in seguito ripagato dai vincitori con nuovi appalti e ben più soldi di quelli investiti. Continua su: FONTE
Il video dove Marino annuncia di dare lo stipendio alla cooperativa di Buzzi: