Fiumicino, avviso di garanzia al sindaco Montino e a 15 consiglieri

Esterino-Montino-Fiumicino26/01/2016 – L’indagine va avanti da circa 2anni.  Avviso di garanzia per il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. L’accusa contestata al primo cittadino – sotto inchiesta insieme alla sua maggioranza e a un dirigente comunale – sarebbe di concorso in abuso d’ufficio. L’indagine è legata alla gestione dei chioschi sulle spiagge libere di Fregene, Focene e Maccarese, le località balneari della costa alle porte di Roma. Strutture già sotto la lente di ingrandimento due anni fa quando gli accertamenti della Capitaneria di porto portarono al sequestro di diversi chioschi, molti dei quali poi dissequestrati. Si parlò di abusi edilizi, di ampliamenti non legittimi. Tra questi c’era anche quello gestito dalla famiglia dell’assessore ai lavori pubblici, Angelo Caroccia.

Spiagge e indagini

È stato lo stesso sindaco Pd a comunicare la novità giudiziaria che lo riguarda. «Oggi mi è stato notificato dai rappresentanti della Capitaneria di porto di Fiumicino, insieme ad altri, un avviso di garanzia per aver votato una delibera di consiglio comunale relativa al rilascio di una concessione demaniale dei chioschi che, 14 anni fa, avevano vinto una procedura di evidenza pubblica per una concessione demaniale su duemila metri quadri – ha comunicato Montino -. Il Comune per anni, nonostante il bando, ha autorizzato l’attività sui duemila metri di demanio attraverso una convenzione. Atto convenzionale che è stato contestato dalla procura di Civitavecchia, perché non contemplato dal Codice della navigazione. Il Consiglio di Stato ha affermato che la procedura di gara era legittima e, di conseguenza, l’amministrazione comunale ha semplicemente portato a compimento un procedimento amministrativo iniziato nel 2002 e mai concluso».

 Gli indagati

Gli indagati sono 14 consiglieri del Pd – Erica Antonelli, Antonio Bonanni, Michela Califano, Michela Chiodi, Laura Fabiano, Marco Gaudiello, Paola Magionesi, Sione Mangione, Gianpaolo Nardozzi, Emilio Patriarca, Giuseppe Pavinato, Angelo Petrillo, Alessandra Vona, Silvano Zorzi – e Roberto Merlini, della lista civica Mario Russo: tutti firmatari della delibera dell’ottobre 2014 contestata dal pm di Civitavecchia Delio Spagnolo. Il dirigente comunale iscritto a «modello 21» è Roberto Rizzi, alla guida dell’area Sviluppo economico

La difesa di Montino

Il sindaco dem difende il suo operato e la delibera che nell’ottobre 2015 dettò le nuove regole per il demanio. «Sono sereno – assicura Montino – per aver operato nell’assoluta correttezza istituzionale e fiducioso nell’operato della magistratura che, sono certo, farà presto chiarezza su questa vicenda. Evidentemente, quando parliamo di demanio marittimo, risulta sempre difficile arrivare a una normalità».

Le opposizioni

Dimissioni e commissariamento, dure le richieste dell’opposizione. «Ci troviamo di fronte all’amministrazione più delegittimata d’Italia. Con un sindaco coinvolto in alcune delle inchieste più scabrose del Lazio e un’intera maggioranza con un avviso di garanzia appena consegnato» attaccano i consiglieri comunali Gonnelli, De Vecchis e Picciano che parlano di «completo fallimento del mandato di un’amministrazione che prometteva trasparenza, legalità e lotta agli sprechi e che invece ha disatteso tutte le promesse, trascinata in questo sfacelo solo per aver dato fiducia a questo sindaco. Va ricordato – concludono – che la delibera in questione riguarda anche l’attività di un assessore della giunta Montino. È chiaro che sia arrivato il momento di commissariare il comune di Fiumicino. Così non si può andare avanti». –  di Valeria Costantini