Altri guai per mamma Renzi: va a processo pure a Cuneo

02/03/2019 – Mentre Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari su richiesta della procura di Firenze, arrivano nuovi guai giudiziari per la madre dell’ex premier Matteo Renzi. La donna è stata infatti rinviata a giudizio anche a Cuneo, dove è accusata di concorso in bancarotta fraudolenta per il crac della “Direkta Srl” società di Cuneo che si occupava di servizi per il volantinaggio. La prima udienza è prevista per il 19 giugno alle 9.

Dall’indagine della Guardia di Finanza era emerso che la Direkta (fallita a maggio 2014) avrebbe, fra il resto, approfittato di fatture false e note di credito per far quadrare i conti del bilancio. Tra i rapporti commerciali che intratteneva l’amministratore Mirko Provenzano (che ha già patteggiato due anni per la bancarotta, sempre a Cuneo) è risultato che ci fosse anche quello con la Eventi6, società di Rignano sull’Arno tra i cui amministratori c’era Laura Bovoli. All’uscita dall’aula di udienza l’avvocato Stefano Bagnera che assiste Bovoli insieme al collega Federico Bagattini ha commentato: «Esporremo le nostre ragioni in giudizio».

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Altri imputati sono Paolo Buono di San Secondo di Pinerolo, anche lui cliente di Direkta e Franco Peretta di Rivalta Bormida che teneva la contabilità per Provenzano. Anche loro sono stati rinviati al giudizio che comincerà il 19 giugno. Costituiti parte civile il fallimento della società cuneese con l’avvocato Vittorio Sommacal e il titolare di una cooperativa che era tra i creditori di Provenzano.

I fatti, come ricostruiti dalla Procura di Cuneo risalgono ad aprile del 2013. Tutto sarebbe avvenuto prima del fallimento della Direkta e proprio per evitare che accadesse. I fornitori della società cuneese premevano per ottenere il saldo dei loro crediti ma di soldi in cassa non ce n’erano. Avevano presentato in tribunale a Cuneo un ricorso per decreto ingiuntivo di circa 1,7 milioni di euro. Provenzano, Bovoli e Buono si sarebbero accordati per evitare che questo denaro risultasse dovuto.

In che modo? Per il pm «a richiesta di Provenzano e agendo d’accordo con Erika Conterno, responsabile amministrativo della società fallita, Bovoli, quale amministratore della Eventi6 (già Chil promozioni srl) emetteva tre lettere datate 20 febbraio, 15 maggio e 16 ottobre 2012 con richiesta di “note di credito” per “penali e disservizi” per riqualificare in questo modo alcune “note di credito” emesse da Direkta nel corso del 2012”, il tutto “a titolo di “storno fatture” per riconoscimento di spese».

In altre parole con queste carte si contestava ai fornitori un disservizio applicando delle penali e pretendendo che i pagamenti, proprio per questo, non fossero dovuti. Lo stesso per il pm avrebbe fatto Buono, come amministratore della Gest Espaces srl di Carmagnola inviando una nota datata 27 febbraio 2012 «avente ad oggetto applicazione penale contratto del 31 agosto 2008 per l’importo di euro 202.933». – [LaStampa.it]
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