Roma: la cupola mafiosa
E’ stata scoperchiata la ‘cupola’ della sedicente nuova politica, con le mani sulla Capitale. Non sono solo mele marce, ma sono veri e propri criminali tanto quanto il capo di questa cupola mafiosa presente a Roma, l’ex Nar Massimo Carminati. C’è un ramificato sistema corruttivo al comune di Roma che devia l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici e l’operazione di stanotte ne è l’ennesima dimostrazione Alemanno non è l’unico a essere coinvolto.
In pochi ricordano che Luca Odevaine, arrestato stamane, era il capo di Gabinetto di Veltroni sindaco e già al ministero dell’Ambiente con la Melandri. Poi c’è l’ex ad dell’ente Eur, Riccardo Mancini e l’ex presidente di Ama Franco Panzironi, nomi messi lì dall’amico sindaco di turno. Ancora: Eugenio Patanè, consigliere Pd, Luca Gramazio di Fi e il presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti. Insomma ci stanno dentro tutti.
Ecco a cosa servono le larghe intese.
L’operazione “mondo di mezzo” ha portato agli arresti 37 persone, indagate oltre cento e ben 200 milioni di euro sono stati sequestrati. Un perfetto intreccio di affari, politica e mafia. Un sistema di corruzione, abusi, e malaffare complesso e ramificato. Una vera piovra distesa su tutti gli affari di Roma capitale.
L’ennesima dimostrazione di un mondo politico corrotto e marcio che devasta interi tessuti sociali e fa affari anche sulle disgrazie degli immigrati.
L’operazione conclusa dalla procura di Roma è una delle più importanti mai realizzate nella capitale d’Italia, una dimostrazione di come la criminalità organizzata, abbia radici profonde dovunque. Radici che si intrecciano con quelle della politica più sporca e gli affari più corrotti.
Dall’altra parte in un Paese in cui ci sono continue minacce di morte ai magistrati, in cui sembra che la criminalità organizzata e la corruzione prevalgono, questa di oggi è una risposta che da respiro ai cittadini onesti. Una risposta decisa che conferma la presenza e il lavoro prezioso delle forze dell’ordine e della magistratura. Il Paese appartiene agli onesti e bisogna continuare a lavorare per ripulire non solo Roma, ma ogni città d’Italia e soprattutto la politica ad ogni suo livello. Fonte : Parlamento 5 Stelle
«Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati?… Il traffico di droga rende di meno..Noi quest’anno abbiamo chiuso con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi, gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull’emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero».
A parlare al telefono in un’intercettazione è Salvatore Buzzi, responsabile Coop “29 Giugno”, che nella foto sottostante risalente ad un cena del 2010, siede a tavola con:
1) Il pregiudicato Luciano Casamonica, ritenuto uno dei Boss del Clan Casamonica;
2) Giuliano Poletti, oggi ministro del lavoro;
3) Franco Panzironi, ex amministratore delegato della municipalizzata dei rifiuti (AMA);
4) Umberto Marroni, deputato del PD;
5) Daniele Ozzimo, ex assessore nella casa alla Giunta Marino;
6) Angelo Marroni, garante dei detenuti nel Lazio;
7) Alemanno, ex Sindaco di Roma.
Confiscati beni per oltre 204 milioni. 37 gli arrestati e 39 indagati,tra cui lo stesso ex Sindaco Alemanno.
“Che la giustizia faccia il suo corso” afferma con veemenza l’Onorevole Boldrini.
No! Che la giustizia faccia più del suo corso, e che vada sino in fondo laddove si è già toccato il fondo.
E se è vero che il tempo è galantuomo, è anche vero che un’immagine vale più di mille parole.
Altro che seduti a tavola.
Con i mafiosi non ci si prende nemmeno un caffè.
Sorial Girgisi Giorgio (M5S)