APPELLO, CONFERMA CONDANNA A 4 ANNI PER MATACENA: HA CORROTTO UN MAGISTRATO,
31/03/2015 – L’ex parlamentare di Forza Italia oggi latitante a Dubai, Amedeo Matacena, ha corrotto l’ex presidente del Tar Luigi Passanisi per ottenere sentenze favorevoli alla “Ulisse shipping” e alla “Amedeus spa”, che l’ex politico di fatto governava, pur essendo formalmente amministrate da altri. E’ quanto hanno affermato i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria confermando le condanne a carico di Matacena, punito con 4 anni, Passanisi, condannato a 3 anni e 6 mesi, come pure quelle inflitte in primo grado a Martino Politi e Cesare Giglio, stretti collaboratori di Matacena, per i quali e’ stata confermata la condanna a 3 anni e 6 mesi.
La Corte ha invece ridimensionato la condanna a carico della moglie di Passanisi, Gabriella Barbagallo, per intervenuta prescrizione di uno dei reati contestati, condannandola a 1 anno e 4 mesi, in luogo della condanna a 1 anno e 8 mesi in precedenza rimediata. Sempre a causa della prescrizione, i giudici hanno dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Giovanni Tedesco e Graziella Fedele, in precedenza condannati a otto mesi di reclusione. Unico assolto, l’ex amministratore di una delle societa’ di Matacena, Giuseppe Pratico’, difeso dall’avvocato Aldo Labate. Stando a quanto affermato anche dalla Corte d’appello di Reggio Calabria, erano tutti a vario titolo coinvolti nella manovra con cui nel 2005, Amedeo Matacena – reale dominus della Ulisse Shipping e della Amedeus spa – avrebbe deciso di corrompere l’allora presidente del Tar Calabria, Luigi Passanisi, pur di risolvere in proprio favore quel contenzioso che la Amedeus fin dal 2000 aveva con l’Ufficio marittimo di Villa San Giovanni e le Ferrovie dello Stato. FONTE
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