Lettera di un condannato a morte, l’ex imprenditore Silvio Buttiglione

Riportiamo con l’amaro in gola l’ennesima storia dell’ennesima vittima di una crisi che non finirà mai, e che si stà lasciando alle spalle un numero impressionante di vittime. Sembra quasi di assistere ad un nuovo olocausto….

Ecco la lettera di Silvio Buttiglione, ex imprenditore falciato dalla crisi e che ora rischia pure di perdere casa e dignità…
“Sono un ex piccolo imprenditore, attualmente senza lavoro, condannato a morire da BANCHE ed EQUITALIA. Ho deciso di pubblicare questa lettera, perche’ la mia condizione e’ vissuta da milioni di persone che per dignita’ o vergogna vivono in silenzio questo dramma e non trovano il coraggio di esternare e denunciare.In questi ultimi anni hob vissuto l’inferno, nel dolore indicibile, che solo chi lo ha vissuto puo’ capirlo. E’ indescrivibile raccontare cio’ che puo’ accadere quando le banche decidono di far morire la tua azienda.
CONDCombatti affinche’ cio’ non possa accadere fino all’ultimo respiro. Impegnando ogni tuo risparmio, ogni cosa a te cara, svendendo la merce in magazzino, chiedendo denaro agli usurai, pur di coprire un’assegno e non protestarti. Ma quando ti accorgi che hai fatto il possibile per salvare la tua azienda, lottando come se fosse la vita di un figlio, e non ci riesci perche’ ti rendi conto che lottare contro il crimine degli interessi bancari e’ vano. Allora ti senti svilito, privo di forze, impotente, allora…soccombi. Ti senti perso, trattato come un criminale, come una bestia. Come se tutti sono schierati contro di te, non c’e’ ne istituzione o governante che stia al tuo fianco. Allora ti rendi conto che sei un UOMO SOLO, SOLO E INDIFESO e non bastano le tue lacrime o invocare aiuto a Dio. Vedi crollare pezzo dopo pezzo il lavoro di tanti anni, i tuoi sacrifici, la tua famiglia, la tua VITA. E tra le lacrime e il dolore raccogli solo la disperazione e pensi di farla finita TOGLIENDOTI LA VITA, cosi come ho fatto io ma non ci sono riuscito perche’ il Signore mi ha mandato in soccorso due ANGELI (due poliziotti) a salvarmi la vita e a questi sarò per sempre grato. Ma nonostante sia SOPRAVVISSUTO, banche ed Equitalia continuano con la loro macabra danza di guerra nei miei confronti. Mi hanno tolto tutto ciò che avevo, lavoro, casa, risparmi, polizze assicurative e ora l’ultima cosa che posseggo, la casa in cui vivo a Montesilvano, e’ stata PIGNORATA e andra’ all’ASTA. E questa e’ la SENTENZA DEFINITIVA DI UNA MIA POSSIBILE CONDANNA A MORTE. Dico questo perche’ togliendomi il rifugio della mia vita, significa farmi morire come una bestia per strada perdendo definitivamente quel poco di dignita’ che ancora mi rimane.CARE BANCHE ED EQUITALIA, e cari acquirenti di questo macrabo gesto,sopratutto a voi che mi rivolgo che acquisteranno la mia casa all’asta, Dopo aver fatto il vostro buon affare per quattro soldi, sappiate che l’unica cosa che non potrete mai togliermi o comprare e’ la mia dignita’ E LOTTERO’ FINO ALLA MORTE affinche’ cio’ non avvenga. Se pur consapevole che la legge l’attuale, (che rendono forti banche ed equitalia nelle loro inumane e scellerate azioni), scritta da burocrati finanziari vestiti da politici, che hanno privilegiato solo degli interessi meramente ecomomici, senza minimamente preoccuparsi delle drammatiche storie che possano coinvolgere e annientare onesti imprenditori, commercianti, artigiani, cittadini attivi, produttori di lavoro di benessere e ricchezza. Credo che sia il momento di rivedere il quadro normativo, utilizzando una visione più allargata e specifica, per gente come me insieme a tantissimi altri che stanno cadendo o sono caduti nel baratro. Nessuno vuole sottrarsi a degli obblighi, nessuno vuole raggirare la legge. Ma cosi’ come esistono gli obblighi e i doveri vanno anche riconosciuti i diritti e le concessioni per la naturale sopravvivenza. E VOI ALTRI CHE DECIDERETE DI PRENDERE POSSESSO DELLA MIA CASA SAPPIATE CHE OGNI SUA PARETE E’ INTRISA DELLE MIE LACRIME DEI MIEI LAMENTI, DELLE MIE URLA CHE IN TUTTI QUESTI ANNI HO VERSATO! FONTE

Per chi volesse aiutare Silvio in qualsiasi modo, questo è il suo contatto Facebook