Proteste e violenze contro i licenziamenti alla Mirror in Emilia Romagna

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Ultim’ ora – Violenze, feriti e fermi contro facchini e solidali alla Mirror di Ferrara in lotta dopo il licenziamento di 14 lavoratori perché iscrittisi al Si Cobas. La Celere ha trascinato via con la forza il picchetto che da Lunedì chiudeva la cooperativa.

C’è almeno un ferito. Facchini e solidali sono stati fermati e poi liberati dopo che altri attivisti sfuggiti alle forze dell’ordine avevano bloccato il traffico nella zona. La protesta va avanti da Lunedì con sciopero a oltranza dei facchini della cooperativa L.K. Bolognese di Ferrara che opera in appalto per conto proprio della Sant’ Agostino Mirror.

Martedì il padrone, in auto, aveva cercato di forzare il blocco, ferendo tre facchini. Nel pomeriggio invece era arrivata la provocazione di un gruppo di leghisti locali tra cui Alan Fabbri, sindaco della vicina Bondeno e candidato presidente alle prossime regionali in Emilia Romagna.

Martedì i facchini Mirror avevano partecipato alla mobilitazione bolognese contro il Saie, il salone edile della speculazione e del cemento, mentre stamattina sono tornati davanti alla fabbrica. (Fonte)

 

 

lav-mirror-sgombero-ferrara-300x224Quante di queste notizie sconfortanti abbiamo già visto e quante ne dobbiamo vedere ancora. Ce ne saranno ogni giorno di più se lasciamo fare al PD e alla sua visione del lavoro che tramite il Jobs Act promuove la libertà di licenziare, l’abbandono di ogni forma di tutela per i nuovi assunti, il demansionamento facile, una flessibilità esasperata, niente soldi per i sussidi, l’indebolimento dei centri per l’impiego a favore di agenzie interinali private e l’abbandono a se stessi di professionisti e artigiani con partita IVA. Questa spinta del PD verso il precariato selvaggio va contrastata subito con posizioni politiche forti e reddito di cittadinanza, snellimento delle pratiche burocratiche per le assunzioni, investimenti adeguati agli standard europei, taglio dell’IRAP, sostegno alla ricerca e all’innovazione, aiuti agli autonomi e alle PMI.

Una regione a 5 Stelle favorisce trasparenza e accessibilità di tutti i fondi di finanziamento europei e nazionali, gestiti a livello regionale, l’aumento dei fondi di garanzia regionali e l’accesso al credito, il contrasto alla delocalizzazione e gli incentivi a nuovi insediamenti imprenditoriali, il collegamento tra esigenze reali delle imprese, formazione vera e non fittizia e domanda di lavoro. Solo così riapriamo insieme in questa regione il senso del futuro.”
Giulia Gibertoni – Candidata presidente Emilia Romagna, MoVimento 5 Stelle