A Expo trattati peggio dei profughi, punito soldato: decurtato dello stipendio e 7 giorni di rigore

renzi_mil22/03/2016 – Una foto costata cara. Un militare dell’Esercito, impegnato all’Expo di Milano, aveva denunciato le pessime condizioni nelle quali vivevano. “Trattati peggio dei profughi”, era l’indignazione tra i militari che correva sul web.

In quelle immagini si vedevano i militari impegnati nella protezione dell’Esposizione universale di Milano “abbandonati” nel fango con due tende distrutte. Si parla di circa 700 militari, fra loro 250 alpini di stanza a Cividale, a Venzone e i cavalieri di Villa Opicina. Quelle foto scatenarono molte polemiche e diverse interrogazioni parlamentari. Dopo un anno e una lunga inchiesta interna, l’Esercito è riuscito a risalire all’autore di quelle foto condivise poi da numerosi soldati e colleghi. Lo Stato Maggiore ha così “scovato” un caporal maggiore capo scelto di stanza nell’8° reggimento alpini alla caserma di Cividale.

Nei giorni scorsi la commissione disciplinare, scrive il sito Infodifesa.it, ha deciso che il militare dovrà scontare sette giorni di consegna di rigore e subire una decurtazione dallo stipendio. Secondo il generale Marcello Bellacicco, che ha condotto le indagini, quelle foto avrebbero danneggiato l’immagine della Forze Armate italiane. Come si legge nella relazione finale, il militare avrebbe mantenuto “una condotta avventata e superficiale e si è posto in contrasto con i principi etici che costituiscono i fondamenti dell’integrità militare, quali disciplina, integrità morale e spirito di corpo”. La vicenda, come detto, risale al maggio scorso. Quando la tendopoli dei militari impegnati ad Expo2015, collocata a Bellinzago Novarese, fu abbattuta da una forte bufera. Le tende crollarono, lasciando militari e effetti personali sotto l’acqua. FONTE

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