15/12/2014 – Il comando provinciale della Guardia di finanza di Roma ha eseguito questa mattina l’operazione “Ghos ship”, parte dell’inchiesta su “Mafia Capitale”. Sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Roma, delle quali, tre, nei confronti di ufficiali e sottufficiali della Marina Militare.
Si tratta di Mario Leto (capitano di Corvetta della Marina Militare), Sebastiano Distefano (primo maresciallo Marina Militare) e Salvatore Mazzone (maresciallo Marina Militare), tutti impegnati nell’operazione Mare Nostrum.
In manette anche Lars P. Bohn, Massimo Perazza e Andrea D’Aloja, titolari di società conniventi per ottenere il carburante. Mare Nostrum.
«Il cuore pulsante della consorteria e del piano delittuoso» era a Roma. Così il gip di Roma Alessandro Arturi nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per le sei persone accusate dal pm Mario Palazzi di associazione per delinquere finalizzata al falso, alla truffa e alla frode. Il gip scrive, inoltre, che nella Capitale hanno «sede gli uffici ministeriali che hanno emanato gli ordini di fornitura e i titoli di pagamento delle fatture emesse dalla O.W. Supply, sulla scorta della falsa documentazione».
Le dimissioni del kapò della Marina Militare dovrebbero essere immediate. Dovrebbero…
Del resto è evidente: la Marina Militare è un anello essenziale per il business dell’accoglienza. Fornitore ufficiale, non solo di carburante. Pensare che i due marò si sono sacrificati per questa feccia in uniforme… FONTE