La procura contabile contesta un danno erariale di oltre 2 milioni relativo alle assunzioni nella partecipata. Tra gli indagati anche gli assessori ed ex assessori Scilabra, Valenti e Stancheris, Cartabellotta, Bonafede e Bartolotta
PALERMO – Un presunto danno erariale da oltre 2,2 milioni di euro. Una cifra che la Procura regionale della Corte dei conti ha contestato al presidente della Regione Rosario Crocetta, al commissario di Sicilia e-Servizi Antonio Ingroia, al ragioniere generale della Regione Mariano Pisciotta e a mezza giunta di governo (gli attuali assessori Nelli Scilabra, Patrizia Valenti e Michela Stancheris, oltre agli ormai ex Dario Cartabellotta, Ester Bonafede e Nino Bartolotta).
L’inchiesta, coordinata dal viceprocuratore Gianluca Albo, riguarda le assunzioni di 74 dipendenti ex Sisev transitati a Sicilia e-Servizi alcuni dal 23 gennaio scorso, altri dal 4 febbraio. Una passaggio che, secondo i magistrati contabili, appare illegittimo e tale da causare, appunto, uno spreco. Un danno alle casse della pubblica amministrazione. Assunzioni considerate “illecite” per diverse ragioni.
Quelle assunzioni, infatti, secondo i pm contabili sono avvenute “in violazione del divieto legale e amministrativo di assunzione; senza alcuna preventiva valutazione del fabbisogno del personale e senza alcuna preventiva pianificazione dell’attività di Sicilia e-Servizi, società in liquidazione; nonostante la giunta avesse ribadito il divieto di reclutamento in Sicilia e-Servizi di personale dalla società privata (il cosiddetto popolamento) e previsto la istituzione di una struttura tecnica con personale regionale per svolgere le attività informatiche di Sicilia e-Servizi”. Continua su: FONTE