Arrestato per voto di scambio politico mafioso, candidato del Centrodestra a regionali Sicilia

24/09/2022 – La notizia arriva nella notte e piomba come un macigno sulla campagna elettorale per le regionali in SiciliaS. F., 62 anni e candidato per il centrodestra nella lista dei Popolari autonomisti dell’ex governatore Raffaele Lombardo, è stato arrestato a pochi giorni dalle elezioni del 25 settembre.  L’aspirante deputato dell’Ars è accusato di voto di scambio, nel gergo giuridico “scambio elettorale politico-mafioso”.

Insieme a lui sono finiti in carcere il boss G. Lo D. e P. Lo I., che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e la mafia. L’arresto è stato effettuato dai carabinieri di Palermo, l’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Solo 24 ore fa era stata arrestata per corruzione un’altra candidata, in lista con Fratelli d’Italia, alle regionali, ovvero l’ex assessora alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Catania B. M.. 

Nel 2006 è stato eletto deputato nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America con Forza Italia, divenendo componente della commissione Difesa della Camera. “Sono S.  F. e vivo a Filadelfia, negli Stati Uniti dal 1983 – diceva nel 2018 alla Voce di New York, mentre tentava la rielezione con la lista Maie -. Sin dal mio arrivo mi sono sempre occupato delle vicissitudini e delle istanze dei nostri connazionali all’estero. Ho deciso di candidarmi per continuare quel percorso politico a favore degli italiani che ho iniziato già parecchi anni fa”. Sognava di essere come Marco Polo: “Perché con i suoi viaggi e le sue esperienze lontano dall’Italia ha arricchito la conoscenza e la cultura Italiana del suo tempo in patria”

A Filadelfia ha lavorato come broker assicurativo, poi nel 2008, la chiamata dell’allora governatore siciliano Raffaele Lombardo, con l’incarico di consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all’estero. In questa tornata correva proprio nella lista dell’ex presidente, Popolari e autonomisti, e puntava a un posto nell’assemblea regionale siciliana. “Il problema più grave che l’Italia si trova oggi ad affrontare – recitano altre dichiarazioni del 2018, sempre alla Voce di New York – è l’assoluta impreparazione nell’affrontare il problema dell’immigrazione clandestina che insieme all’esagerata burocrazia e ad una classe politica sempre più improvvisata, impreparata e spesso anche corrotta è incapace a dare risposta alle necessità degli Italiani sia in Italia che all’estero”.

“Per la difesa e il riscatto della nostra terra”, erano adesso gli slogan della campagna di  F. che avrebbe, secondo chi indaga, dato soldi al boss G. Lo D., in cambio di un impegno per raccogliere voti. Ma sin da allora, da tempi di quella intervista, ammetteva: “Negli ultimi anni il nostro modo di fare politica si è molto degradato e ha portato in parlamento persone perfettamente ignoranti che hanno solo dato prova della loro impreparazione, inesperienza e assenza di responsabilità che ci ha fatto indignare e vergognare agli occhi del mondo intero”. – [FONTE]