Tangenziale, appalti truccati in favore dei casalesi: arrestati funzionari della Tangenziale di Napoli. Indagato ex ad
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20/0472017 – Provincia di Caserta, Napoli – I carabinieri del Noe e del Ros di Caserta hanno arrestato in mattinata 5 persone coinvolte in un’indagine riguardante gli appalti truccati per la realizzazione di lavori di manutenzione sulla tangenziale di Napoli, opere che venivano assegnate in modo pilotato a ditte vicine al clan dei casalesi. Le accuse avanzate dalla Dda di Napoli sono quelle di turbata libertà degli incanti e intestazione fittizia di beni aggravata dalle finalità mafiose.
Il provvedimento odierno scaturisce da una prima indagine che nel 2015 aveva portato all’arresto di 6 persone per associazione mafiosa e al sequestro di beni nei confronti di uno dei soggetti, affiliato al clan dei casalesi/fazione Zagaria.
L’Antimafia partenopea ha scoperto in particolare gravi irregolarità nell’assegnazione di due gare di appalto relative alla manutenzione di alcuni tratti della tangenziale napoletana e del manto stradale per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro. In particolare due funzionari della società tangenziale di Napoli s.p.a.. (finiti in manette) avrebbero manipolato gli atti di gara al fine di favorire la Cogepi srl di Casapesenna, controllata da persone vicine ai clan. In questa società i militari del Ros hanno effettuato un sequestro preventivo da 700mila euro.
In carcere è finito l’imprenditore Antonio Piccolo, ritenuto titolare di fatto della Cogepi e già detenuto per la vicenda Cpl Concordia, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per i due funzionari della Società Tangenziale di Napoli Spa, Francesco Caprio, che in cambio dei favori chiedeva un “aiutino” per la carriera universitaria del figlio, e Paola Ciccarino. Ai domiciliari anche i due giovanissimi figli dell’imprenditore Antonio Piccolo, che risponderanno di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso. di (Claudio Senese)
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