Risultati elezioni 2018, al centrodestra mancano 56 seggi per la maggioranza. M5s: 221 deputati. Salvini: “Tocca a noi”
11:13 – Tre leghisti campani in ParlamentoPer la prima volta la Campania elegge due deputati e un senatore della Lega, che proprio della trasformazione in partito “nazionale” ha fatto un suo cavallo di battaglia. I tre parlamentari sono tutti eletti in collegi plurinominali. Sono eletti alla Camera Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa, mentre al Senato viene eletto Claudio Barbaro.
Entreranno per la prima volta a Montecitorio alla grazie al listino bloccato Piero De Luca e Paolo Siani, candidati del Partito democratico in Campania entrambi sconfitti nei rispettivi collegi uninominali di Salerno e Napoli-San Carlo all’Arena. Per entrambi infatti il seggio scatta al collegio plurinominale: Piero De Luca era capolista nel collegio corrispondente alla provincia di Caserta, Paolo Siani nel collegio corrispondente alla provincia di Napoli. Molto limitata la “pattuglia” di parlamentari del Partito democratico eletti nei collegi plurinominali in Campania, dopo la sconfitta in tutti i 33 collegi uninominali tra Camera e Senato. Eletti anche i parlamentari uscenti Gennaro Migliore e Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Lello Topo e il ministro dell’Interno Marco Minniti, capolista in provincia di Salerno. Eletti al Senato Valeria Valente, parlamentare uscente, consigliere comunale di Napoli e già candidata a sindaco di Napoli nel 2016, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e Gianni Pittella.
“A livello nazionale alla Camera i voti si sono mossi a blocchi. Nel centrodestra c’è stato un travaso di quasi tre milioni di voti – un po’ meno, due milioni e 700 mila – da Forza Italia verso la Lega che hanno rimpinguato rispetto alle politiche del 2013, dove la Lega aveva fatto un milione e quattrocentomila voti, fino ad arrivare quasi a toccare i sei milioni insieme ai voti centristi”. È l’analisi dei voti della sondaggista Alessandra Ghisleri (Euromedia Research) ai microfoni di 24Mattino su Radio 24 nel corso dell’intervista di Luca Telese e Oscar Giannino che ha poi spiegato: “Si sono mosse le tematiche economiche, soprattutto al Nord, che hanno spinto il voto verso la Lega, verso un certo tipo di cambio”. La Ghisleri ha poi concluso: “Dall’altro lato, il blocco del centrosinistra se si vanno a vedere la somma dei voti – per punire Renzi che ha votato Bonino – più di un milione e mezzo di voti sono andati in blocco verso i Cinque Stelle. Nel 2013 avevano preso 8milioni e 700 mila voti, oggi prendono quasi undici milioni di voti”.
“La scelta giusta, grazie Carlo Calenda”, ha scritto su Twitter il vice-segretario del partito, Maurizio Martina, uno degli uomini più vicini a Matteo Renzi. Stesso tono usato da Matteo Richetti, altro renziano di ferro. Ringrazia anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sempre tramite i social.
“Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c’è. Domani mi vado ad iscrivere al Pd”. Così su twitter il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, rispondendo a chi gli chiedeva di iscriversi alla svelta a un partito, o, meglio ancora, di fondarne un altro. – Ilfattoquotidiano.it
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