Dario Nardella, perfetto emulo del suo “maestro” Matteo Renzi, si appresta a cominciare a costruire il doppio sottoattraversamento AV di Firenze quasi interamente contro-falda.
E questo è solo il primo di una lunga serie di problemi: intanto il referente del Ministero delle Infrastrutture è quell’Ercole Incalza che ha che fare con i soliti scandali Mose ed Expo2015, già grande amico di Balducci e Anemone (quello della casa di Scajola e dei massaggi a Bertolaso per intenderci).
In secondo luogo, nonostante i richiami della commissione Antimafia, della Corte dei Conti e dell’autorità sui contratti pubblici e nonostante le decine di arresti di qualche mese fa(coinvolta anche la ex presidente della Regione Umbria) il “nuovo” sindaco vuole andare avanti imperterrito.
Tutto grazie alla solita legislazione appositamente farraginosa e che prevede, come testa d’ariete per tutte le mazzette future, il cosiddetto “general contractor”, che è quanto di meno trasparente possa esserci nella legislazione sugli appalti.
Vogliono aprire l’ennesimo cantiere idrovora di soldi dei cittadini, stavolta tutto targato PD, non vogliono nemmeno spartire i soldi con gli ex avversari, al massimo con il PSI: sarà un caso che il nuovo vice- ministro delle Infrastrutture sia Riccardo Nencini, socialista e, per di più, fiorentino?
Nardella, stai sereno! Che non ti daremo tregua.
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Massimo Enrico Baroni portavoce M5S alla Camera dei Deputati