Il giro di escort che fa tremare la città: Firenze come Arcore?

Mentre il giovane sindaco (assenteista) Renzi si diverte tra una comparsata in tv e un’intervista agli amici della stampa, il suo Comune si trasforma in un bordello a cielo aperto, dove le luci rosse sono sempre accese. Secondo le accuse sono state arruolate, in festini hard, anche studentesse e donne sposate. E c’è stato persino chi si è spinto a contattare, chissà perché poi, Nicole Minetti…
Pamela, Marisa e Jennifer fanno tremare i palazzi del potere. Dopo aver fatto i conti per anni con i misteriosi delitti del “mostro” e dopo aver disquisito sui gusti sessuali dei fiorentini che la notte cercano trans nel parco delle Cascine, ora Firenze si trova alle prese con uno scandalo sessuale diventato in pochi giorni l’oggetto del gossip generale. Non sembrano emergere, per ora, risvolti violenti. Lo scandalo però ha come ingredienti il più grande albergo della città, le perversioni sessuali e molti nomi più o meno noti. E, tra un cappuccino e un cornetto, ogni mattina si ascoltano nei bar della città commenti e racconti boccaceschi. 
Con immancabili risolini, ci si chiede chi sia quel gioielliere o quel bancario, visto che sulle intercettazioni fin qui trapelate i nomi sono stati cancellati. Due albergatori e un orefice hanno favorito per anni, secondo le accuse, un impressionante giro di escort italiane e straniere, ricavandone soddisfazione personale in orge e festini oltre che notevoli profitti. 
Un giro che vede coinvolti imprenditori, artigiani, professionisti, un noto procuratore sportivo, il direttore di una nota palestra cittadina, perfino qualche politico e qualche giornalista. 
E che comprende decine di studentesse e casalinghe italianissime come Pamela e Marisa e decine di straniere come Jennifer (i nomi sono di fantasia). Secondo le accuse, l’Hotel Mediterraneo, 4 stelle sul Lungarno, era divenuto il terminale locale del sito escortforum, «vetrina virtuale di offerte sessuali operativa su tutto il territorio nazionale e non solo». 

La polizia postale ha contato in soli 23 giorni, fra il dicembre 2011 e il marzo 2012, 142 escort, da 3-4 fino a 10 al giorno, che ricevevano i clienti al Mediterraneo: il tutto sotto lo sguardo soddisfatto dei due gestori, i fratelli Marco e Simone Taddei, che si dedicavano per lo più al golf e alla caccia, ma erano ben contenti per i benefici effetti del giro di escort sui bilanci dell’hotel e spesso rivendicavano una sorta di diritto di prelazione sui nuovi arrivi. Ora sono interdetti dall’attività alberghiera, costretti dai soci di maggioranza a dimettersi, e indagati con altre 12 persone dal pm Giuseppe Bianco per favoreggiamento della prostituzione. Uno di loro, in una memorabile conversazione con un compagno di bagordi, commenta: 

«Quando ci si vede si fa a scambio di figurine». Instancabile nel reclutare donne di ogni genere è stato per anni l’orologiaio-orefice, detto “capo puttaniere”, specialista nel convincere studentesse in difficoltà economiche, infermiere, riluttanti bariste sposate e con figli a intraprendere la professione, salvo poi coprirle di disprezzo nelle conversazioni con i suoi sodali. nicoleminettifotoDi una che aveva osato avanzare una sommessa critica sulle loro inenarrabili volgarità, dice: «Oh, e poi sai che ti dico io? Se vogliono meno “sguaiato” vanno a lavorare, invece di anda’ a fa’ i… No? Vanno alla Coop, vanno a lavorare. 
Vanno a far fare le lezioni ai loro bambini invece di…». Salvo aggiungere: «E poi mi sono incazzato perché la venne senza reggicalze». Lo scandalo è lievitato piano piano ed è esploso quando sono stati depositati gli atti di indagine, che seppur pieni di omissis qualcosa rivelano. Come il grottesco tentativo di ingaggiare Nicole Minetti per un festino a Firenze e come il rapporto sessuale ad alta intensità fra un funzionario comunale, ex collaboratore dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei, e una ricercatissima escort straniera. 
Rapporto avvenuto in una sala conferenze del Comune e interrotto dall’arrivo di un’addetta alle pulizie. Due giorni fa, mentre la notizia delle escort negli uffici comunali già faceva il giro della città, l’assessore Mattei è stato ricoverato in ospedale per una malattia infiammatoria che richiede esami clinici e forse anche un intervento chirurgico. Ragion per cui l’assessore ha scritto al sindaco Matteo Renzi le dimissioni per motivi di salute. Occuparsi di traffico a Firenze non è uno scherzo. Soprattutto adesso che incombono i lavori per i mondiali di ciclismo attesi a settembre. E i problemi di salute e le conseguenti dimissioni tolgono forse l’assessore anche dall’imbarazzo per la vicenda che coinvolge un suo ex collaboratore.

 LEGGI DALLA FONTE ORIGINALE – Massimo Vanni su Repubblica.it