NDRANGHETA, PROCESSO STIGE: 54 CONDANNE, 24 ASSOLUZIONI CONDANNATI MOLTI POLITICI

27/02/2021 – È sconcertante che il Max processo “Rinascita Scott”, che da gennaio è in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme, sia sistematicamente ignorato dai media e dall’opinione pubblica. Pochi sanno di cosa si tratta, perciò è necessario rinfrescare la memoria.

La procura di Catanzaro, Nicola Gratteri in primis, ha portato a giudizio 355 imputati, tutti affiliati alle cosche calabresi. È il più importante processo a un’organizzazione criminale mai celebrato in questo paese dopo il maxi processo a Cosa Nostra dell’86. La cortina di silenzio scesa su questo evento epocale però non stupisce. Per esperienza personale, una drammatica esperienza personale, so che da anni la mafia interessa poco alla politica. Tutto l’interesse è stato riversato sull’immigrazione e sulla possibile infiltrazione di terroristi islamici, un’attenzione ingigantita dai politici nostrani. Gli sforzi si sono ridotti solo al contrasto di un’immigrazione ormai ai minimi storici. – [Continua su FONTE]

Cinquantaquattro condanne, per complessivi 609 anni di carcere, e 24 assoluzioni. Sono questi i numeri della sentenza nel processo scaturito dall’operazione Stige con la quale, nel 2018, la Dda di Catanzaro ha svelato gli intrecci tra la cosca Marincola Farao di Ciro’, la politica e l’economia del territorio cirotano. Il Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Massimo Forciniti, ha di fatto riconosciuto l’esistenza di queste infiltrazioni ed ha inflitto trenta anni di carcere per i due boss, S. e G. F. ma ha anche dispensato condanne pesanti per i politici coinvolti: 13 anni per associazione mafiosa all’ex sindaco di Ciro’ Marina N. P., 8 anni per concorso esterno in associazione mafiosa all’ex sindaco di Strongoli M. L., 15 anni e 6 mesi per associazione mafiosa all’ex vicesindaco di Ciro’ Marina G. B., 4 anni per intestazione fittizia di beni ai due ex consiglieri comunali di Crucoli, T. A. e G. C..

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Pene importanti anche ai vertici delle varie famiglie di ‘ndrangheta del cirotano: 14 anni e 3 mesi per V. G., ritenuto il boss di Strongoli; 18 anni per E. M., ritenuto il reggente della cosca Giglio in assenza del boss; 16 anni per F. M., che per la Dda e’ al vertice della cosca citrotana. Sono 13 anni e 6 mesi di reclusione quelli inflitti a G. F. e 14 gli anni di reclusione per V. F.. Condannati per 416 bis anche A. G. B. (13 anni e 6 mesi), titolare di un’azienda di raccolta di rifiuti, mentre all’ex vigile urbano di Strongoli F. C. sono stati inflitti 11 anni e 3 mesi sempre per associazione mafiosa. Per lo stesso reato condannati anche F. A. (13 anni), V. A. (12 anni), V. B. (14 anni), V. B. (13 anni), F. B. (13 anni), G. B. (12 anni e 3 mesi), M. C. (13 anni e 6 mesi). – [FONTE]
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