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Pandemia, mafie più ricche grazie al Covid. Ora è allarme per i soldi del Recovery Fund

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22/09/2021 – L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’economia? Non è così per quella illegale che sta arricchendo le organizzazioni mafiose. Lo sostiene la Direzione investigativa antimafia nell’ultima relazione semestrale presentata in Parlmanento dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Proprio così: la Covid Economy ha dato slancio capacita’ imprenditoriale delle mafie. Che ora “potrebbero rivolgere le proprie attenzioni operative verso i fondi comunitari che giungeranno a breve grazie alle iniziative del governo per assicurare un tempestivo sostegno economico in favore delle categorie piu’ colpite dalle restrizioni rese necessarie dalla emergenza sanitaria”. Nella relazione viene evidenziata la tendenza delle organizzazioni criminali “ad infiltrare in modo capillare il tessuto economico e sociale ‘sano”.

Il prossimo obiettivo
Ora “i sodalizi mafiosi potrebbero utilizzare le ingenti risorse liquide illecitamente acquisite per ‘aiutare’ privati e aziende in difficolta’ al fine di rilevare o asservire le imprese in crisi”. Una strategia mafiosa che “si rivelerebbe utile anche per il riciclaggio e per l’infiltrazione nei pubblici appalti”. “Le difficolta’ incontrate per arginare il diffondersi della pandemia – ricordano gli analisti della Dia – hanno continuato ad imporre limitazioni alla mobilita’ dei cittadini e allo svolgimento delle attivita’ di importanti comparti produttivi quali quello commerciale, turistico-ricreativo e della ristorazione. Delle difficolta’ finanziarie delle imprese potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre piu’ orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale”

L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’economia? Non è così per quella illegale che sta arricchendo le organizzazioni mafiose. Lo sostiene la Direzione investigativa antimafia nell’ultima relazione semestrale presentata in Parlmanento dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Proprio così: la Covid Economy ha dato slancio capacita’ imprenditoriale delle mafie. Che ora “potrebbero rivolgere le proprie attenzioni operative verso i fondi comunitari che giungeranno a breve grazie alle iniziative del governo per assicurare un tempestivo sostegno economico in favore delle categorie piu’ colpite dalle restrizioni rese necessarie dalla emergenza sanitaria”. Nella relazione viene evidenziata la tendenza delle organizzazioni criminali “ad infiltrare in modo capillare il tessuto economico e sociale ‘sano”.

Il prossimo obiettivo. Ora “i sodalizi mafiosi potrebbero utilizzare le ingenti risorse liquide illecitamente acquisite per ‘aiutare’ privati e aziende in difficolta’ al fine di rilevare o asservire le imprese in crisi”. Una strategia mafiosa che “si rivelerebbe utile anche per il riciclaggio e per l’infiltrazione nei pubblici appalti”. “Le difficolta’ incontrate per arginare il diffondersi della pandemia – ricordano gli analisti della Dia – hanno continuato ad imporre limitazioni alla mobilita’ dei cittadini e allo svolgimento delle attivita’ di importanti comparti produttivi quali quello commerciale, turistico-ricreativo e della ristorazione. Delle difficolta’ finanziarie delle imprese potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre piu’ orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale”

Nord a rischio come il Sud. Seconodo la Dia, “se al nord, mediante il riciclaggio, risulterebbe intaccata l’imprenditoria privata con consistenti investimenti di capitali illeciti” al sud l’attenzione delle mafie si sarebbe rivolta “verso tutti i vantaggi offerti dai finanziamenti pubblici stanziati per offrire impulso alla crescita”. Non solo. Grazie alla loro capacità imprenditoriale, dovuta agli enormi capitali illeciti accumulati e alla collaborazione di imprenditori e colletti bianchi collusi, sottolinea la Relazione le organizzazioni “potrebbero rivolgere le proprie attenzioni operative verso i fondi” stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza “che giungeranno a breve grazie alle iniziative del Governo per assicurare un tempestivo sostegno economico in favore delle categorie più colpite dalle restrizioni rese necessarie dall’emergenza sanitaria”. [Continua su FONTE]

Ultrà e Forza Nuova, follia a Roma: guerriglia al Circo Massimo, 14 fermi. Aggrediti poliziotti e giornalisti [VIDEO]

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07/06/2020 – Sono quattordici le persone fermate per gli scontri durante la manifestazione di Forza Nuova al Circo Massimo. Quasi tutti ultras come l’unico al momento arrestato, un laziale. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di un ultras romanista. In particolare, un gruppo di una ventina di giovani vestiti di nero e con i cappucci della felpa tirati su, proveniente da viale Aventino, ha aggredito altri manifestanti.

Un fumogeno lanciato dalla piazza verso la strada ha causato un principio di incendio. Per spegnere le fiamme è intervenuta la polizia con degli idranti. I manifestanti, circa un centinaio, hanno lanciato fumogeni e bombe carta. Un cassonetto del vetro è stato rovesciato e le bottiglie sono state lanciate contro lo schieramento di polizia in assetto antisommossa. Molti manifestanti indossavano cappucci e mascherine per coprire i volti.

Disordini e lancio oggetti in piazza
La tensione è salita dopo che uno dei manifestanti ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti. Sono seguiti poi lanci di oggetti contro gli stessi giornalisti e le forze dell’ordine. I manifestanti hanno lanciato bottiglie di vetro e altri oggetti contro giornalisti e forze dell’ordine in tenuta anti sommossa. I disordini sono durati diversi minuti poi i partecipanti hanno indietreggiato e stanno ora scendendo all’interno del Circo Massimo. La tensione è salita perché un manifestante stava rilasciando dichiarazioni ai cronisti. Prima la lite tra alcuni partecipanti al sit-in e poi è scattato il lancio di oggetto contro i giornalisti e le forze dell’ordine.

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Pd Campidoglio, città umiliata da violenti
“Assistiamo sgomenti alle dirette e alle immagini che arrivano dalla manifestazione di Forza Nuova al Circo Massimo. Ancora violenza nel cuore di Roma ad opera di gruppi neofascisti e ultrà, questa volta la rabbia antidemocratica si scatena contro i giornalisti a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. Così in una nota il gruppo Pd del Campidoglio. “È inaccettabile vedere Roma medaglia d’oro alla resistenza, città della pace – aggiunge – umiliata dall’arroganza di chi conosce solo il linguaggio della violenza”.

Ognibene(LeU): violento fascismo
“La vera marcia su Roma violenta e fascista è quella di oggi al Circo Massimo. Questa di oggi è la logica conseguenza dell’esempio dato da Pappalardo, Meloni e Salvini che consapevolmente o inconsapevolmente sono scesi in piazza il due giugno contro tutto e tutti”. Così in una nota il capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio Daniele Ognibene. “Forza Nuova – aggiunge – ha raccolto il testimone e sta mettendo a ferro e fuoco il centro di Roma. È ora che si chiudano i covi dove si pratica il nazifascismo. A via Taranto 57 vi è un pub che gode di impunità. Non si capisce a quale titolo una birreria che espone in ogni dove croci celtiche possa continuare la sua attività politica.

Senza dubbio va applicata la legge che vieta ogni propaganda e riferimento all’apologia di fascismo – continua Ognibene – e per di più in questo luogo da quello che risulta è occupato abusivamente e infischiandosi di ogni regola vanta anche un’attività commerciale. Va ripristinata la legalità e non si può più vedere che vengano tenuti aperti spazi a chi continua a propagandare idee che hanno lasciato un segno di profondo dolore e sdegno nel nostro Paese. È tornata la strategia della tensione fascista – conclude Ognibene – ed è ora che Salvini e Meloni o prendano le distanze da questi violenti ed abbassino i toni e ritornino al dialogo democratico”. – [Tiscali.it]
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Coronavirus: volevano sbarazzarsi di Conte, ma il suo consenso è schizzato alle stelle

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03/05/2020 – Speravano di dargli il colpo di grazia con la pandemia ed invece il suo consenso è schizzato alle stelle. Il vecchio regime teme un premier alieno e apprezzato dal popolo. E lo teme soprattutto in un periodo così tumultuoso. La pandemia sta scuotendo le coscienze ma non solo. Sono saltati i vincoli di bilancio e dall’Europa stanno arrivando vagonate di soldi. Il vecchio regime vuole assicurarsi che non manchino i posti a tavola al momento dell’abbuffata. A voler far fuori Conte sono i potentati economici, coloro che nel vecchio regime erano abituati a tenere i partiti al guinzaglio. Conte dà fastidio perché non manipolabile e ricattabile. Perché troppo dalla parte dei cittadini e della propria coscienza. I potentati sono abituati a premier ben inseriti nell’intreccio lobbistico e con lo stesso modo di ragionare. Il manganello dei potentati è la loro stampa personale che picchia Conte quotidianamente. Giornali e televisioni che non potendo colpire il premier sui contenuti, si attaccano alla forma, alla comunicazione. Come se Lorsignori fossero degli esperti e non avessero invece distrutto la professione giornalistica a furia di servire un regime marcio fino al midollo.

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Presunti esperti di comunicazione di testate ignorate dai cittadini e che tacevano quando l’Italia era in mano ai delinquenti. A voler far fuori Conte sono poi le opposizioni che lo attaccano ferocemente fin dal suo insediamento. Scoppiata la pandemia le opposizioni hanno puntato sullo sciacallaggio ma il premier se la sta cavando egregiamente e i cittadini stanno punendo la loro irresponsabilità. Le opposizioni vorrebbero un governo ammucchiata che tradotto significa far fuori Conte e poi tornare al voto appena gli conviene. Vogliono tornare ad intossicare la vita del paese coi loro deliri sovranisti prima che passino definitivamente di moda. Vogliono la poltrona. A voler far fuori Conte ci sono poi brandelli di maggioranza. Il tentativo di risorgere di Renzi è fallito malamente. La strategia di logorare il premier alle spalle si è rilevata un boomerang e se si tornasse al voto per il renzismo sarebbe davvero game over. Quanto al Pd è un’incognita. Da quando si è derenzizzato ha smesso di litigare ma il partito è in mano agli stessi dinosauri di sempre.

I sondaggi sembrano premiare l’alleanza col Movimento ma bisognerà vedere se il Pd riuscirà a restare dalla parte dei cittadini oppure se si farà risucchiare dal neoliberismo elitario e lobbistico in cui ha sguazzato per decenni. Conte può contare davvero solo sul Movimento 5 Stelle, per il resto è un assedio. Troppo alieno, troppo apprezzato. Conte dà fastidio al vecchio regime che non si è mai arreso e che vorrebbe sfruttare la pandemia per tornare ai bei tempi. Tutto dipenderà da come l’Italia uscirà dalla pandemia e dai suoi strascichi economici. Se ne uscirà a pezzi l’assedio a Conte riuscirà e il vecchio regime tornerà ad imperare. Se invece l’Italia ne uscirà a testa alta, allora l’ansia di cambiamento che ha portato ad un premier come Conte potrebbe trovare nuovo slancio. – [di Tommaso merlo]
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VIDEO CORRELATI:

Covid-19, l’Oms lancia raccolta fondi

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Coronavirus, i super ricchi si nascondono nei bunker di lusso

16/03/2020 – Forse un Daniel Defoe sta scrivendo in questo momento un “Diario dell’Anno della Peste” e un Giovanni Boccaccio con picaresca maestria scrive storie che faranno ridere e riflettere i lettori dei prossimi secoli. Nel mezzo della pandemia del COVID-19 che colpisce il mondo, gli abitanti di questa nostra casa comune scoprono sgomenti che le misure neoliberali fatte in nome di uno sviluppo senza senso e un consumo schizoide, hanno spazzato via i benefici conquistai di lavoratori, lottando nelle strade nei sindacati, nei parlamenti, aiutati dalla paura della borghesia, all’esempio dell’Unione Sovietica e alla crescita delle idee del socialismo. Gli uomini e le donne di questo mondo scoprono che non ci sono letti negli ospedali, che non ci sono medici e infermiere sufficienti, che i medicinali non bastano, che milioni di persone non hanno diritto alla vita perchè non possono pagare la loro salvezza agli dei del mercato. Le paratie del capitalismo, nel mezzo della crisi si rompono, la barca fa acqua e il racconto della navigazione senza fine verso un futuro promettente, adorno di stelle e strisce, comincia a scolorire. I fogli disfatti e dimenticati di coloro che avevano innalzato i blasoni dell’uguaglianza, della fraternità e della libertà richiamano attenzione in un mondo dominato dall’egoismo, la disuguaglianza e la povertà.
Negli Stati Uniti, mentre milioni di persone non sanno che fare e sono vittime dell’ avarizia dei mercanti della salute, il Presidente caricatura di Caligola, con pose da Nerone, manifesta la sua convinzione fascista ponendo l’economia davanti alla vita dei cittadini statunitensi.

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Gli ospedali di Nuova York e altre grandi città annunciano che potrebbero “agonizzare” tra una settimana di fronte all’avanzata del coronavirus e alla mancanza di risorse e letti. Intanto i super ricchi cercano rifugio lontano dalle zone «infettate».
Da generazioni, i plutocrati statunitensi si sono preparati per il possibile collasso della società per sopravvivere all’apocalisse in condomini e residenze con tutti i lussi e le comodità. Gli appartamenti del Survival Condo, per esempio, un condominio costruito dall’imprenditore Larry Hall, sono stati venduti con un prezzo iniziale di 1,3 milioni di dollari. Hall ha trasformato un deposito che serviva per immagazzinare missili nucleari dell’esercito degli USA, in un condominio di lusso costruito con 15 piani al di sotto della corteccia terrestre. Questi bunker dispongono di schermi ad alta definizione che fanno da finestre e che offrono immagini di quello che c’è attorno, dispongono di piscine, saune, palestre, ospedali con sale di chirurgia e sale cinematografiche.

Rifugi «economici» costruiti vicino alle Black Hills, in Dakota del Sud, costano da 200.000 dollari in su. Il prezzo dipende dallo spazio che si vuole, minimalista, o una casa con rifiniture di alta qualità. Di fronte al coronavirus, gli alti esecutivi degli affari optano per aerei privati per voli interminabili, ossia che possono rimanere nell’aria volando nei jets di lusso il maggior tempo possibile, e atterrare solo per i rifornimenti. La Southern Jet, una compagnia che affitta aerei a Boca Ratón, in Florida, ha inviato a certi clienti un messaggio pubblicitario di posta elettronica di prova con la frase: «Eviti il coronavirus con un volo privato… Solleciti oggi stesso un preventivo!» Altri ricchi stanno optando per isolarsi nei loro yacht al sole del Mediterraneo, lontano dalle coste “infettate”.La disperazione invece s’impadronisce dei poveri senza assistenza medica, respinti in molti ospedali e anche di coloro che hanno una mutua ma scoprono che non copre le spese degli emigranti invalidi, di chi non sa come pagare una prova di diagnosi, di quelli che hanno perso il lavoro e non sanno come pagare le ipoteche e le spese quotidiane per sopravvivere. Per loro si costruiscono moderni camion refrigerati, morgue su ruote, che come la carrette descritte nelle Storie dell’Anno della Peste, porteranno a incenerire i morti senza nome.

GLI AFFARI SONO AFFARI E LE ARMI SONO ARMI
La domanda è cresciuta moltissimo per gli strumenti di sopravvivenza. Uno zaino con una cassetta di pronto soccorso, una borsa per rifiuti biologici, fazzolettini umidi, disinfettante per le mani, batterie, una lanterna e altri articoli, costa 150 dollari.
Maschere personalizzate, unguenti, sciroppi e pozioni magiche, cure miracolose, purificatori dell’aria di alta gamma che costano tra 800 e 2000 dollari, si vendono come il classico «pane caldo». I venditori stanno riportando picchi importante per gli acquisti di armi da fuoco e pallottole, mentre il coronavirus si propaga in tutto il paese. In accordo con gli articoli giornalistici, si tratta di statunitensi paurosi che cercano d’essere «preparati» se la situazione si complica e perde il controllo.

L’ APOCALISSE
Le immagini che ci giungono dall’Europa sono angosciose: ospedali collassati, anziani abbandonati, gente che condivide abitazioni con familiari morti, il Palazzo del Ghiaccio di Madrid trasformato in morgue, carovane di bare percorrono le strade della bella Italia, mentre le cifre dei morti crescono ogni giorno. Nei Paesi Bassi non cercano armi i fumatori di marijuana: cercano di rifornirsi di fronte alla quarantena della maggior quantità possibile di cannabis. La malattia s’estende per l’America Latina con pronostici riservati.
Che succederà nelle favelas del Brasile? Chi si occuperà dei poveri delle ville della miseria? L’Africa, il miracoloso continente della schiuma, la terra da cui tutti proveniamo, è un interrogativo di fronte a un mondo colpito in maniera globale dalla pandemia. In mezzo a tanto dolore però, cresce la solidarietà e si mostra il meglio dell’uomo: Cina, Cuba, Venezuela e Russia tendono la mano e altri seguono l’esempio. Voglio credere che nelle pagine che si leggeranno nel futuro, i nostri Boccaccio o Defoes conteranno come uomini e donne del nostro tempo, ponendo sorrisi e ottimismo davanti alla disperazione, offrendo solidarietà al mondo intero. Riporteranno che la gente si è svegliata dal sogno narcotico del mercato e che ha trionfato l’altruismo. – (Raul Antonio Capote per Granma)
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Covid-19, l’Oms lancia raccolta fondi

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L’Oms loda le iniziative dell’Italia, «Proteggono tutto il mondo»: Tedros Ghebreyesus dichiara: il coronavirus pandemia

15/03/2020 – L’Oms in Europa ha dichiarato il pieno sostegno ai provvedimenti presi dall’Italia: «Uniti con l’Italia». Il governo e il popolo italiano stanno intraprendendo azioni decise e coraggiose con l’obiettivo di rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro Paese e il mondo. Stanno fronteggiando sacrifici notevoli“. Lo ha scritto in un tweet il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, twittando per la seconda volta in pochi giorni in italiano.

“Nelle ultime due settimane – ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nella conferenmza stampa di oggi su COVID19 – il numero di casi di COVID-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato, ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 4.291 persone hanno perso la vita. Altre migliaia stanno lottando per la propria vita negli ospedali.

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Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L’OMS ha valutato questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione.”

“Descrivere la situazione come una pandemia – ha proseguito il direttore dell’OMS – non cambia la valutazione dell’OMS sulla minaccia rappresentata da questo virus. Non cambia ciò che l’OMS sta facendo e non cambia ciò che i paesi dovrebbero fare.

Siamo grati per le misure adottate in Iran, Italia e Repubblica di Corea per rallentare il virus e controllare le loro epidemie. Sappiamo che queste misure stanno mettendo a dura prova le società e le economie, proprio come hanno fatto in Cina.”- [FONTE]
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