Reggio Calabria, Sanità: manca il gesso, pazienti medicati con pezzi di cartone al pronto soccorso [Photo]

31/07/2018 – Che la sanità italiana, purtroppo, rientri tra quelle meno efficienti non è ormai una novità, così come non è una novità neanche che in molti ospedali italiani vi sia carenza di personale ed attrezzature mediche. [VIDEO] Vi è una continua lotta tra stato ed amministrazioni nel tentativo di riuscire a migliorare la situazione, ma nulla sembra essersi mosso. Tra gli ultimi avvenimenti vi è quello dell’ospedale di Reggio Calabria in cui i pazienti vengono medicati alla meno peggio dai medici che si ritrovano costretti ad arrangiarsi a causa della mancanza di numerose risorse. Si tratta di una storia che potrebbe sembrare surreale, ma che sfortunatamente è reale ed attuale: i pazienti che giungono al pronto soccorso dopo la chiusura dei reparti, specialmente dopo la chiusura del reparto di ortopedia, vengono medicati con bende elastiche, garze e pezzi di cartone per poi essere costretti ad attendere la riapertura del reparto per sottoporsi ad una nuova e più professionale medicazione.

Mancano i gessi in ospedale: i pazienti medicati con pezzi di cartone
A denunciare il tutto è uno dei medici, ormai in pensione, che per anni ha svolto le proprie mansioni all’interno dell’ospedale di Reggio Calabria e che adesso si trova a rappresentare la Anaao, ovvero un’organizzazione creata per tutelare i medici ospedalieri della Calabria. Gianluigi Scaffidi, questo è il nome del medico che per ben 40 anni ha lavorato nell’ospedale e che ha deciso di rendere pubblica quella situazione su cui molte volte tutti tacciono. Armato di video e fotografie, Gianluigi Scaffidi ha denunciato il grado di malasanità della sua regione. ‘Si tratta di una situazione vergognosa che non si vede neanche in Africa’, ha commentato il medico dopo aver reso pubbliche quelle fotografie che i suoi stessi colleghi gli hanno inviato.

loading…



Le fotografie riprendono gli arti di vari pazienti adagiati sulle barelle e tenuti fermi, quasi fossero ingessati, con dei pezzi di cartone legati tra loro con della garza. Le fotografie non sarebbero tutte recenti, alcune risalirebbero ad alcune settimane fa, e servono per denunciare la mancanza di gessi e tutori all’interno di una struttura pubblica che dovrebbe garantire disponibilità e serietà a tutti i pazienti che si recano al Pronto Soccorso in cerca di aiuto. [VIDEO]

A cosa è dovuta questa situazione?
Secondo le testimonianze del dottor Gianluigi Scaffidi, confermate dall’amministrazione dell’azienda ospedaliera, si è giunti a questa situazione proprio a causa dei recenti tagli che sono stati effettuati al personale. Mancano i medici ed il reparto di ortopedia viene chiuso alle ore 20.00 di ogni giorno, costringendo i medici del pronto soccorso ad utilizzare quanto vi è a portata di mano. I pazienti che necessitano di gessature e che giungono in ospedale dopo la chiusura del reparto son quindi costretti ad attendere l’arrivo degli specialisti durante la mattinata seguente.

Il personale presente durante le ore notturne, quindi, non può fare altro che “tamponare” le fratture con pezzi di cartone e garze. Questa è solo una piccola parte di quello che giornalmente sono costrette a subire le strutture sanitarie di Reggio Calabria, e non si può fare altro che attendere e lottare per una situazione migliore, adeguandosi come meglio si può. – FONTE
CONTINUA A LEGGERE >>


Dal momento che sei qui….
… abbiamo un piccolo favore da chiedere.
Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma non riceviamo alcuna forma di sostegno economico. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire.

Se segui Lonesto.it
fai una donazione!
Grazie al tuo contributo, ci aiuterai
a mantenere la nostra indipendenza
Dona oggi, e rimani informato anche domani.
(Donazione Minima 5€):