Usa, oltre 300 sacerdoti della Pennsylvania coinvolti in abusi sessuali su minori

Il cardinale Donald Wuerl, attualmente arcivescovo di Washington, avrebbe contribuito a coprire lo scandalo (ap)

Il cardinale Donald Wuerl, attualmente arcivescovo di Washington, avrebbe contribuito a coprire lo scandalo (ap)
16/08/2018 – Un gran giurì della Pennsylvania ha ritenuto credibili le accuse di abusi sessuali nei confronti di bambini di oltre 300 preti, coperti dalla Chiesa cattolica in Pennsylvania. In un ampio rapporto, le vittime identificate sono oltre mille. Gli abusi riguardano sei diocesi dello Stato americano, e sono avvenuti nel corso degli ultimi 70 anni. “Crediamo che il numero reale delle vittime – considerando le denunce perse o quelle mai fatte per paura di farsi avanti – sia di migliaia”, si legge nel rapporto di circa 1.400 pagine sugli abusi sessuali su minori segnalati in tutte (tranne due) le diocesi dello Stato.

Il rapporto finale della giuria indica che “quasi tutti i casi” sono caduti in prescrizione e non possono essere perseguiti penalmente. Tuttavia due sacerdoti sono stati incriminati per abusi ripetuti su diversi bambini in alcuni casi che risalgono al 2010. “Alcuni preti abusarono di bambini e bambine e gli uomini di Chiesa che erano i loro responsabili non fecero nulla, per decenni”, hanno scritto i membri della giuria nella relazione. I giurati scrivono di “riconoscere che molte cose sono cambiate in seno alla Chiesa cattolica in questi quindici ultimi anni” ma sottolineano che le due imputazioni mostrano che “gli abusi di bambini in seno alla chiesa non sono svaniti”.

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Malgrado le riforme istituzionali, “gli alti responsabili della Chiesa hanno evitato le loro responsabilità”, si legge ancora nel rapporto. Vescovi e cardinali “sono stati protetti”. “Molti di quelli citati nel rapporti sono stati promossi”, affermano i giurati secondo cui “finchè ciò non cambia, pensiamo che sarà prematuro chiudere il capitolo degli abusi all’interno della Chiesa cattolica”.
Il rapporto mette nel mirino, in particolare, l’arcivescovo di Washington, Donald Wuerl, che, secondo i documenti, ebbe un ruolo cruciale nel proteggere i preti colpevoli d abusi quando operava nella diocesi di Pittsburgh “Ho agito con diligenza – si è difeso quest’ultimo – preoccupato per coloro che sono ancora in vita e per prevenire altri abusi. Il rapporto è un memento per le gravi negligenze della Chiesa, che deve cercare il perdono”.

I giudici della Pennsylvania hanno lavorato sul caso per ben due anni, ascoltando testimonianze e valutando ioltre 500.000 pagine di documenti di tutte le diocesi, tranne quelle di Philadelphia e Altoona-Johnstown, già indagate. Molte vittime hanno affermato di essere state drogate o plagiate, mentre altre raccontavano gli abusi alle proprie famiglie ma in cambio ricevevano rimproveri e, tavolta, perfino botte. – FONTE
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