“Nelle nostre città seguiamo il governo”: i Sindaci contro la Santelli in Calabria

01/05/2020- I sindaci calabresi stanno con il Governo Conte e non con la governatrice della Regione Jole Santelli che, con l’ordinanza emanata nella tarda serata di ieri, ha aperto bar, pizzerie, ristoranti, rosticcerie e pure i mercati all’aperto. La sensazione è che la Calabria sia uno “Stato a sé”, decide tutto la Regione, anche la salute dei suoi cittadini. Fino a due giorni fa, la presidente Santelli era contraria a qualsiasi forma di apertura puntando il dito contro il rientro in Calabria dei “fuori sede”, quasi come se fossero degli untori, e si era opposta addirittura al trasferimento disposto dal governo di appena 50 migranti dalla Sicilia definendolo una potenziale bomba epidemiologica. Con la previsione di migliaia di calabresi che nelle prossime ore rientreranno a casa, adesso la Santelli ha cambiato idea e, nonostante ieri si siano registrati cinque nuovi contagi facendo salire a 1102 il totale degli “attualmente positivi”, ha aperto tutto sapendo di affrontare il rischio di un aumento dei casi di Covid con un sistema sanitario regionale allo sbando, insufficienti posti di terapia intensiva e ospedali allo stremo.

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E se il suo vicepresidente Nino Spirlì, lo stesso che voleva l’esercito per non fare uscire migranti dalla tendopoli di San Ferdinando, oggi invece plaude a “misure nuove che parlano il linguaggio della fiducia”, in realtà l’ordinanza della Santelli ha scatenato confusione e proteste in queste ore. I sindaci calabresi sono in rivolta. Lo è il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà secondo cui “a volte la realtà supera la fantasia”. “È un’ordinanza illegittima – ha spiegato stamattina in una diretta facebook Falcomatà – perché le Regioni non possono adottare decisioni che ampliano quanto stabilito del governo. Chi fa l’avvocato (come la Santelli, ndr), queste cose le dovrebbe sapere. Tutti vogliamo che la Calabria riparta, ma nel rispetto della legge e della salute dei cittadini. Si offende l’intelligenza delle persone”.

“Quest’ordinanza è illegittima e illogica – aggiunge il sindaco di Reggio Calabria – È pericolosa perché da l’impressione del ‘tana libera tutti’. Non possiamo continuare a giocare su queste cose. È un’ordinanza dal sapore e dall’odore politico, che vuole creare uno scontro con il governo nazionale e scarica sui sindaci la necessità di adottare le contromisure. Non è bello che funzioni così, soprattutto tra le istituzioni. È evidente che sulla pelle dei cittadini si sta cercando uno scontro politico ignobile e infame. Uno scontro della politica con la ‘p’ minuscola. Non si scherza con queste cose. Abbiamo visto cosa è successo in Germania. In questa città rimangono in vigore le disposizioni del dpcm Conte. Reggio viene sopra ogni cosa”. – [Continua SU FONTE]
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