RENZI: SE NON PASSA L’ITALICUM IL GOVERNO CADE
Un ultimatum alla minoranza Pd, uno schiaffo a Letta e Prodi e la minaccia di fiducia sull’Italicum. Matteo Renzi si presenta negli studi di “Otto e mezzo” alla vigilia della settimana chiave in cui la legge elettorale sarà alla Camera e contrattacca su tutti i fronti “interni”.
«Se non passa l’Italicum, credo proprio che il governo cade», dice il premier alla minoranza Pd. Martedì è previsto il primo voto in Aula. Nel Partito democratico la tensione resta alta. Da una parte i ribelli, che chiedono subito lo scrutinio segreto: «Ci dia il testo del nuovo Senato». Dall’altra i fedelissimi del premier, che sottolineano la necessità di rispettare le decisioni della maggioranza del gruppo.
Ecco quindi che Renzi minaccia elezioni anticipate: «Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa. Non sono per tenere poltrona aggrappata alle terga». Il premier resta comunque ottimista: «Credo che faranno passare l’Italicum perché la legge elettorale sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato in varie occasioni e discusso. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi». E non esclude il ricorso alla fiducia: «Decideremo martedì».
Ancora oggi dalle file Pd non sono mancate frecciate contro il premier. E ancora una volta è sceso in campo l’ex premier Enrico Letta, che su Facebook ha risposto ai rilievi dei costituzionalisti Barbera, Ceccanti e Clementi alla sua posizione su Italicum: «Esprimere dubbi sull’opportunità di approvare riforme a maggioranza risicata, con la contrarietà di tutte le opposizioni, esterne e addirittura anche interne, è, a mio avviso, una semplice questione di buon senso».
Ma Renzi non sta. Interpellato da Lilli Gruber sulle critiche arrivate dallo stesso Letta e da Romano Prodi, il premier liquida i due ex presidenti del Consiglio con parole di scherno: «Hanno due libri in uscita…». E ancora: «Rispetto il parere di Enrico, poteva usare un’altra espressione rispetto al metadone ma non faccio polemiche», dice Renzi che a Prodi risponde: «Più che rifare l’Ulivo, io voglio rifare l’Italia». E anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi non risparmia nessuna stoccata a Letta: «Sia la legge elettorale sia le riforme costituzionali portate avanti dal governo Letta si erano completamente fermate, noi abbiamo la forza per superare quel blocco». FONTE
Related posts:
- Sono due i lucani nella squadra del governo Renzi: De Filippo sottosegretario alla Sanità, Bubbico riconfermato ll’interno
- Vittorio Feltri: il 2015 sarà la fine del Governo RENZI
- Oggi le comiche: Landini chiede scusa al Governo e siede al Tavolo con Renzi
- Elezioni in autunno, Renzi si dimette se viene modificato l’italicum