Roma, 18 dic. – Matteo Renzi ieri l’ha detto chiaramente: le riforme, compresa quella della legge elettorale, si fanno con chi ci sta. Ma l’ipotesi di un asse possibile tra Partito democratico e Forza Italia sul Mattarellum, che circola da giorni, continua a mettere in allarme Ncd.
La possibilita’ che Pd e FI trovino un’intesa, mettendo all’angolo il partito di Angelino Alfano, e’ sembrata trovare conferma nelle indiscrezioni di un incontro ieri tra Renato Brunetta e Dario Nardella, braccio destro del sindaco di Firenze. La notizia del colloquio e’ stata smentita dallo stesso capogruppo del Pdl alla Camera: “Non sono mai stato alla ‘Caffettiera’ di piazza di Pietra a Roma, cosi’ come erroneamente riportato”, ha chiarito.
Ma questo non e’ bastato a fermare le voci di contatti in corso, del resto normali di fronte all’imminente avvio dell’esame della riforma in commissione Affari costituzionali alla Camera, un passaggio che si chiudera’ in tempi rapidi. “L’obiettivo e’ di portare il provvedimento sulla riforma della legge elettorale in Aula alla Camera entro il 31 gennaio”, ha assicurato Paolo Sisto, presidente della commissione. Gia’ pero’ si e’ aperto il confronto su chi sara’ relatore del testo. Sisto ha annunciato che sara’ lui, ma l’idea non piace al Pd e non solo. Si vorrebbero due relatori, uno dell’area di centrodestra e uno di quella di centrosinistra, tantopiu’ visto che Sisto e’ di Forza Italia, ora in minoranza Il metodo e’ condiviso anche da Sel, favorevole al Mattarellum: “Bene se Matteo Renzi tratta anche con Silvio Berlusconi e Forza Italia”, ha commentato Gennaro Migliore. Dura invece la reazione di Ncd. “La maggioranza politica che sostiene il governo deve definire una posizione e su questa si confrontera’ con le opposizioni”, ha chiarito Fabrizio Cicchitto, “non sono invece condivisibili maggioranze a geometria variabile” e chi le cerca “vuole buttare tutto per aria”.
Ironico Paolo Naccarato: “Facciamoci del male. Tutti”, ha commentato.
Anche nel Pd pero’ l’idea di un asse privilegiato con Berlusconi trova non poche resistenze. “Renzi non spacchi la maggioranza”, ha ammonito Rosy Bindi. Fonte AGI