24/12/2025 – Un maxi sequestro di un miliardo e 250mila euro è stato eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, su disposizione della procura di Roma, in relazione a crediti derivanti da bonus fiscali in materia edilizia.
Si tratta di due distinti provvedimenti di sequestro d’urgenza, disposti dal procuratore Michele Prestipino e dall’aggiunto Stefano Pesci, il primo di 1.017.680.552 euro e l’altro di 234.331.107 euro.
Sono otto gli indagati dalla Procura di Roma. Le società finite nell’indagine hanno sede in gran parte a Roma, altre in Puglia, nel foggiano.
In entrambi i casi si tratta di ipotesi fraudolente segnalate dall’agenzia delle entrate a partire dalle analisi effettuate mediante le banche dati e poi oggetto di approfondimenti da parte della gdf.
“Sulla base degli elementi raccolti, le due frodi, del tutto indipendenti tra loro”, spiega la procura di Roma in una nota. Gli indagati, mediante “una serie di operazioni fittizie orchestrate sin dall’inizio e in modo pianificato, avrebbero creato i presupposti per la comunicazione all’agenzia delle entrate di crediti di imposta inesistenti che, contestualmente, venivano ceduti alle società o ad altre collegate” create ad hoc. Crediti che venivano poi a loro volta ripetutamente ceduti a terzi “per essere infine monetizzati mediante l’ulteriore cessione a taluni dei ‘grandi acquirenti’ che operano in questo mercato (poste italiane, cassa depositi e prestiti, ecc)”.
“L’entità veramente ingente dei crediti messi in circolazione – si riporta nella nota della procura – mediante le due ipotizzate frodi e attualmente suscettibili di essere ulteriormente commercializzati ha imposto di adottare il provvedimento di sequestro in via di urgenza, anche in considerazione delle modalità particolarmente semplificate previste dalla legge per la negoziazione dei crediti fiscali in materia edilizia che determina una velocissima circolazione degli stessi”.
“Naturalmente le indagini proseguiranno per raccogliere ulteriori elementi di prova e per identificare tutti gli autori degli illeciti ipotizzati; tali indagini verranno effettuate anche in collaborazione con altri uffici di procura, competenti per parte dei fatti emersi”, spiegano i magistrati. [Agenzia Stampa]