26/04/2017 – Alcuni profughi in fuga da Kirkuk hanno trovato i cadaveri di tre combattenti delle Bandiere nere che sarebbero stati caricati a morte da un branco di cinghiali.
Gli animali li avrebbero sorpresi disarmati mentre tentavano di disertare consegnandosi ai combattenti curdi, caricandoli e ferendoli a morte.
Secondo il vicecomandante dei servizi di intelligence curdi nella regione Azad Jelal, sentito dal quotidiano britannico The Telegraph, i tre combattenti delle Bandiere nere si trovavano nei pressi di un check-point dei peshmerga a cui evidentemente intendevano arrendersi, quando sono stati sorpresi dal branco e non sono riusciti a sopravvivere all’incontro.
“Alcuni profughi hanno notato i corpi nei pressi di una fattoria e ce lo hanno riferito – spiega Jelal – Alcuni giorni dopo l’Isis ha iniziato una caccia selvaggia a tutti i suini dell’area.” I combattenti curdi non sono riusciti a recuperare i corpi a causa degli scontri a fuoco che si protraevano nella zona, ma è probabile che lo abbiano fatto gli altri miliziani dell’Isis, impegnati in una sorta di grottesca “operazione vendetta” contro animali che, oltretutto, per la religione islamica sono considerati impuri.
A Kirkuk l’Isis conserva il controllo di alcune aree limitate, dove sopravvive senza troppi problemi poiché il grosso delle forze dell’esercito regolare iracheno è ancora impegnato a nord nell’offensiva contro Mosul. FONTE
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