Dall’Egitto all’Arabia tutti contro il Qatar. A rischio i Mondiali del 2022: “Doha aiuta l’Isis, frontiere chiuse”,

05/06/2017 – Crisi diplomatica nel Golfo Persico, terreno delicatissimo per gli equilibri geopolitici dell’area mediorientale. In queste ore si sta consumando una crisi diplomatica dai risvolti imprevedibili. Arabia Saudita, Barhein, Emirati Arabi ed Egitto hanno rotto i rapporti diplomatici con il Qatar, accusato di fomentare il terrorismo nei Paesi confinanti e soprattutto nello Yemen. Le misure prese dai tre Stati rappresentano il culmine finora raggiunto di frizioni che vanno avanti da tempo e che ruotano intorno alla commercializzazione del petrolio.


Le accuse al Qatar

Secondo quanto scrivono le agenzie internazionali, il Qatar sarebbe responsabile di supportare gruppi terroristici colpevoli di destabilizzare la Regione che, ricordiamolo, è caratterizzata dalla rivalità tra Arabia Saudita e Iran. I gruppi estremisti che si foraggerebbero in Qatar (e che avrebbero il supporto degli iraniani) sono i Fratelli musulmani egiziani, Al Qaeda e lo Stato Islamico (Isis).

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Ma dietro potrebbe esserci la recente visita di Donald Trump in Arabia Saudita, durante la quale sono stati stipulati accordi commerciati per la vendita di armi a Riad per 100 miliardi di euro. Nel corso della visita inoltre il presidente Usa ha accusato l’Iran di essere il più grande finanziatore del terrorismo internazionale, preludio a un cambio di rotta nel gioco delle alleanze. Obama infatti aveva avviato una stagione di disgelo con l’Iran, a scapito di Paesi tradizionalmente alleati, quali appunto l’Arabia Saudita. Da registrare ci sono le critiche che, in quell’occasione, sollevò un principe qatariota – ma secondo altre fonti lo stesso Emiro del Qatar – contro il presidente statunitense e la nuova mossa nello scacchiere del Medio Oriente. Le esternazioni, poi liquidate dagli interessati come falsità, hanno suscitato grande clamore in Arabia saudita, e la minaccia di interventi sanzionatori ha seguito a ruota.




A rischio i mondiali di calcio del 2022

Da quell’incontro, insomma, molte cose sembrano essere cambiate. La prima azione è stata proprio quella di isolare il piccolo Stato del Golfo. Non solo politicamente, ma soprattutto commercialmente. A essere colpiti saranno i settori economici più importanti, a cominciare dalla compagnia di bandiera, la più grande al mondo. A rischio a questo punto sembrano essere anche i campionati mondiali di calcio del 2022, assegnati allo Stato. La compagnia aerea degli Emirati arabi, la Etihad (partner di Alitalia), ha annunciato che dalle 2:45 di martedì i voli da e per il Qatar saranno sospesi.

Stati Uniti in allerta: a rischio la sua base

Il ministro degli Esteri statunitense, Rex Tillerson, in visita in Australia si è subito allarmato. Nel Qatar infatti si trova una base aerea americana utilizzata per i principali voli militari contro l’Isis in Siria. “Incoraggio le parti a sedersi assieme e a ricomporre le rispettive differenze”. Il Consiglio di cooperazione del Golfo, che comprende tutti gli Stati che si affacciano su quel lembo di mare e la cui economia è sostanzialmente basata sul petrolio, affronta un equilibrio interno piuttosto incerto come mai lo è stato dalla sua costituzione. Il ministero degli Esteri di Doha da parte sua, vede come “pericolosa” la mossa dei vicini di casa e giudica “ingiustificate” le misure che si basano su rivendicazioni e accuse prive di fondamento”. Il rappresentante qatariota inoltre esprime il “rammarico” nel “constatare che in una fase regionale così pericolosa, i tre Paesi del Golfo vedano il Qatar come la minaccia più importante”. – FONTE
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