Ultimatum di Mattarella: “Legge elettorale urgente”. Discussione parlamentare tra un mese

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«Il presidente della Repubblica ha ragione: non so gli altri, ma certamente per il Pd sono priorità» i temi sollevati, giura il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, che, per dimostrarlo, nella riunione dei presidenti di gruppo, chiede – come il M5S – l’approdo in Aula della legge. «Il Pd ha fatto le sue proposte», sottolinea il capogruppo al Senato Luigi Zanda, a partire dal Mattarellum, ma con «scarso successo», poi un’altra formulazione «con collegi uninominali e ragionevole premio di maggioranza, mi sembrano buone basi per andare avanti». Il fatto è che, prima ancora del merito della legge, viene l’opportunità dei tempi, o così almeno accusano le opposizioni: «Più che al Parlamento – invita il forzista Renato Brunetta – il capo dello Stato si rivolga al Pd e al suo segretario in pectore, Matteo Renzi, che da mesi bloccano i lavori». Stesso concetto dei parlamentari pentastellati della commissione Affari costituzionali: «Questa grave paralisi istituzionale è imputabile solo ed esclusivamente a Renzi e al suo Pd»; loro, insistono, hanno una proposta, il Legalicum, «può essere approvata nel giro di qualche giorno di lavoro».
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L’intervento del presidente Mattarella ha sortito comunque un primo risultato: è stato calendarizzato il provvedimento. Ma sarà fra più di un mese, il 29 maggio: il tempo necessario, dicono, per completare l’esame in commissione. Poi però, sollecita la Boldrini, «non subisca ulteriori rinvii: si tratta di rispettare le attese dell’opinione pubblica e il ruolo stesso dell’istituzione parlamentare». – FONTE:
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