Anfore romane e riciclaggio doppia perquisizione a Scajola.

IL BOTTINO DI SCAJOLA: PERQUISITA LA VILLA DI IMPERIA. RICICLAGGIO E ANFORE ROMANE. SCOMMETTIAMO CHE LE DETENEVA “A SUA INSAPUTA”? 
I carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico hanno controllato alcuni reperti nella villa dell’ex ministro sulle colline di Imperia. Acquisiti anche documenti nel suo ufficio: nel mirino l’acquisto di una porzione dello studio della moglie con denaro ritenuto di provenienza illecita . L’ex ministro: Un’anfora romana sequestrata, e documenti acquisiti. 
Doppia perquisizione questa mattina nella casa di Imperia dell’ex ministro Claudio Scajola e nel suo studio: la notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Marco Mangia. “Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato – ha fornito spiegazioni e documentazione della Sovrintendenza sulla regolare detenzione di quegli oggetti”. Lo stesso Scajola, all’uscita dagli uffici della Polizia postale di Imperia, ha chiarito di essere tranquillo. 
La prima perquisizione è stata compiuta dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Savona, che hanno controllato alcune anfore risalenti all’epoca romana, sequestrandone una. Si tratta dell’indagine del pubblico ministero Giovan Battista Ferro della Procura di Savona sui reperti archeologici trafugati da relitti dell’isola Gallinara, di fronte ad Albenga, finendo a casa di alcuni politici e noti personaggi del ponente ligure. L’indagine era culminata nel maggio scorso con l’arresto dell’ex assessore di Ceriale Giovanni Battista Pesce nella cui abitazione vennero ritrovati alcuni oggetti antichi. 
La seconda perquisizione, effettuata dalla polizia postale con il supporto della polizia municipale e la Guardia di Finanza, riguarderebbe una presunta ipotesi di riciclaggio per la compravendita di una porzione dello studio della moglie in via Bonfante, ad Oneglia. Il procuratore capo di Imperia, Giuseppa Geremia, ha detto che si tratta “di provvedimenti che rientrano nell’ambito dell’inchiesta sul finanziamento illecito ai partiti, avviata nello scorso mese di aprile”. Da quanto si apprende, verrebbe contestata una mancata vendita tra la moglie di Scajola e il vice presidente della Provincia di Savona, Silvio Montaldo (commercialista di fiducia del politico il cui studio di Alassio era stato perquisito un paio di settimane fa dalla polizia postale). La Procura di imperia ipotizza che la caparra versata da Montaldo per acquistare una parte dei locali di proprietà della moglie dell’ex ministro sarebbero di provenienza illecita.(Fonte)
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