NAPOLI – Chi considera i casi esplosi nel Partito democratico come vicende locali e quindi da trattare localmente deve cambiare idea. Ercolano, Giugliano (circoli commissariati) e anche Ischia (il sindaco Ferrandino arrestato) sono finiti su Le Monde. Il prestigioso giornale francese li cita, né più né meno, come paradigmatici del doppio Pd: quello romano e quello dei territori. Cioé come esempio del renzismo che non riesce a superare il Garigliano.
Scrive il corrispondente Philippe Ridet: «Un po’ dappertutto la base locale si ribella e approfitta delle primarie per votare contro il volere del partito nazionale». E fa i casi appunto di Ercolano, dove contro il candidato renziano Ciro Buonajuto i democratici cittadini minacciano una lista. Oppure Giugliano, dove succede la stessa cosa con Antonio Poziello, vincitore delle primarie ma «silurato» perché rinviato a giudizio e che medita ugualmente la discesa in campo. Per Ridet l’origine di queste «ribellioni» è la candidatura di Vincenzo De Luca, nonostante la condanna per abuso d’ufficio. Insomma è come se avesse dato la forza ai notabili locali di rivoltarsi contro Roma. Tra l’altro lo dice candidamente, intervistato da Le Monde, il segretario provinciale, Venanzio Carpentieri: «De Luca ha aperto una breccia. La sua designazione avrebbe dovuto essere invalidata per non prestare il fianco alle critiche». Le Monde conclude: «Ma Renzi si è appena espresso su questi scandali, inviando i suoi uomini a sigillare le falle e mettere ordine nel suo partito». FONTE