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Scandalo Csm, Boschi difende Lotti: “va rispettato”

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16/06/2019 – Alta tensione nel Pd dopo il varo della nuova segreteria di Nicola Zingaretti e l’autosospensione di Luca Lotti dai Dem per il caso Csm. Con l’ex ministro si schierano i renziani a partire da Maria Elena Boschi: “Sono arrivati più attacchi a Lotti – dice – dall’interno del Pd che dagli avversari politici. Autosospendendosi ha fatto una scelta che non era scontata e dovuta, di grande generosità verso la comunità del Pd e va quindi rispettato“.

Intervenendo oggi ad Assisi al primo incontro nazionale della mozione “Sempre Avanti” guidata da Roberto Giachetti e dalla deputata democratica umbra Anna Ascani, la deputata dice la sua in merito alle evoluzioni dell’inchiesta che sta travolgendo le procure e che ha portato in questi giorni al passo di lato dell’ex sottosegretario del governo Renzi. La Boschi ha proseguito con l’augurio che in “una comunità come il Pd, vista anche la disponibilità di Lotti, ci si possa parlare guardandosi negli occhi. E non con interviste che sparano addosso ai compagni del proprio partito”.

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Ma non si è trattenuta dal commentare la nomina dei nuovi componenti della segreteria di Zingaretti, come si legge su Corriere, aggiugendo appigli alla polemica interna che intanto ha ripreso vigore proprio per l’esclusione dei cosiddetti renziani:”Dentro il Pd ci sono tante anime che speriamo possano essere ascoltate e anche valorizzate il nostro segretario ora è Zingaretti, rispettiamo il suo lavoro ma ci aspettiamo di avere qualche proposta nuova”. La segreteria ha detto a tal proposito che “esprime il segretario ed è scelta legittimamente tra chi lo ha sostenuto.

Da toscana, visti i risultati che abbiamo riportato alle europee e alle amministrative, mi sarebbe piaciuto qualche toscano in segreteria ma auguro buon lavoro ai colleghi che dovranno impegnarsi. Però noi ci siamo e tante persone nel Pd possono dare una mano. Anche Renzi c’è visto che sta facendo il suo lavoro da senatore, sta lavorando in Parlamento e ha fatto campagna elettorale per i nostri sindaci anche a Firenze”.

Ricordiamo che Luca Lotti voleva silurare il pm che indagava sulla famiglia Renzi. E’ l’elemento che emerge dall’inchiesta di Perugia, contenuto in un servizio pubblicato dalla ‘Verità’, da cui risulta che l’ex ministro si rivolse al consigliere del Csm Luca Palamara per allontanare da Firenze Giuseppe Creazzo, il magistrato che si occupava delle indagini su Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli.
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Bloomberg difende manovra economica del nuovo Governo: l’UE deve riconoscere che il paese ha bisogno di stimoli.

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27/10/2018 –Ashoka Mody è visiting professor di Economia Internazionale presso l’Università di Princeton, ed è stato vicedirettore del dipartimento di ricerca e del dipartimento europeo del Fondo Monetario Internazionale. l’articolo, pubblicato su Bloomberg Opinion, è l’analisi indipendente di un economista che ha conosciuto da vicino le istituzioni economiche internazionali e che in questo momento lancia un messaggio chiaro di seguito la traduzione: 

I leader europei stanno attaccando l’Italia per la sua manovra volta ad aumentare la spesa allo scopo di dare impulso alla crescita e combattere la povertà. Ciò che essi non riescono a riconoscere è che un maggiore stimolo alla crescita potrebbe essere esattamente quello di cui l’economia italiana ha bisogno.

Le prospettive di crescita dell’economia globale si stanno deteriorando più rapidamente di quanto i previsori abbiano indicato. Un rallentamento in Cina ha colpito il commercio mondiale, la crescita delle esportazioni europee sta decelerando e la fiducia delle imprese è diminuita fortemente. Tutto ciò non può non avere ripercussioni sull’Italia, dove la produzione industriale sta aumentando di poco e una recessione può essere imminente.
Questo è il contesto in cui si dovrebbe giudicare il dibattito sempre più acceso tra Bruxelles e Roma. Il nuovo governo italiano, guidato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, ha proposto una politica di bilancio espansiva che vede il deficit lievitare al 2,4% del PIL per il prossimo anno. La Commissione europea ha bocciato la manovra come irresponsabile, generando uno scontro che è stato segnato persino all’episodio di un deputato che ha calpestato fogli all’interno del Parlamento europeo e aspri scambi di dichiarazioni su Twitter. Nel mezzo della discordia, i rendimenti sui titoli di stato decennali italiani hanno continuato ad aumentare.

Ma se l’economia italiana è in stallo, lo stimolo fiscale può essere l’unica strada per evitare una pericolosa recessione, che potrebbe trascinare l’Italia in una crisi ingestibile. Di certo, l’insistenza della Commissione europea sul fatto che il governo italiano debba onorare gli impegni presi dai governi precedenti è completamente priva di senso. L’austerità peggiorerebbe la recessione e, perciò, aumenterebbe il peso del debito pubblico (in rapporto al PIL). A sua volta, questo aggraverebbe le tensioni sui mercati piuttosto che alleviarle.

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Al contrario, entrambe le parti dovrebbero concentrarsi a discutere quale sia il livello appropriato di deficit e quali siano le spese migliori da effettuare. L’Italia deve fronteggiare vincoli molto stringenti: il rapporto debito/PIL del Paese, attorno al 132%, è già estremamente alto. Perciò è cruciale che la spesa aggiuntiva non faccia crescere il deficit al di sopra dell’obiettivo del deficit al 2,4%. A questo scopo, il governo dovrebbe moderare le sue previsioni di crescita eccessivamente ottimiste, e contestualmente limitare i suoi piani di spesa, per evitare che il deficit cresca al di sopra del livello programmato rispetto al PIL.

Riguardo a come spendere i soldi, la raccomandazione tradizionale – secondo cui si dovrebbe privilegiare le infrastrutture o altri investimenti di lunga durata – potrebbe non essere una priorità immediata. I governi italiani hanno registrato a lungo degli avanzi primari di bilancio (al netto della spesa per interessi), in un periodo in cui la bassa crescita e la crisi finanziaria hanno colpito fasce ampie della popolazione. Come hanno notato gli economisti del Fondo Monetario Internazionale, questo continuo stringere la cinghia fa crescere le richieste di taglio delle tasse e aumento della spesa pubblica per alleviare il disagio sociale. Il sostegno economico alle famiglie a basso reddito, ad esempio, potrebbe essere particolarmente efficace, perché il denaro andrebbe alle persone maggiormente in grado di spenderlo.

La guerra verbale fra la Commissione europea e il governo italiano non porta da nessuna parte. In linea di principio, la Commissione può imporre sanzioni finanziarie nel caso in cui l’Italia ignorasse le sue raccomandazioni, ma persino la cancelliera tedesca Angela Merkel ha riconosciuto che fare questo servirebbe soltanto a “far avvicinare la prospettiva il default molto velocemente”. In ogni caso, queste multe sarebbero destinate al fallimento: i capi di governo che compongono il Consiglio europeo, che devono autorizzare ogni azione del genere, non imporranno sanzioni per la paura che i loro stessi Paesi possano essere multati in futuro.

Le politiche vaghe e imprevedibili del governo hanno causato sgomento sui mercati. Detto questo, anche le aspre dichiarazioni dei commissari europei sull’Italia hanno fatto crescere il costo del debito. Alcuni potrebbero vederci un’occasione utile per fare pressioni sull’Italia affinché resti in linea, ma significherebbe giocare con il fuoco. I rendimenti in crescita e la caduta dei prezzi delle obbligazioni hanno causato tensioni ai danni delle già fragili banche italiane, che detengono grandi quantità di titoli di stato. La pressione sulle banche, a sua volta, potrebbe rendere necessari dei salvataggi che peggiorerebbero ulteriormente il quadro della finanza pubblica. Il rallentamento generale dell’economia può solo peggiorare questa tendenza, spingendo le banche più deboli e le finanze pubbliche all’interno di un circolo vizioso.

In questo contesto pericoloso, non riuscire a mettere in piedi una discussione costruttiva potrebbe produrre un disastro economico e politico. Dall’altro lato, modificare la narrativa dominante per dare legittimità ad un piccolo aumento del deficit italiano rassicurerebbe gli investitori e calmerebbe i mercati. I commissari europei dovrebbero riconsiderare le loro posizioni molto rapidamente. – Di  
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Di Battista difende Casalino: «tecnici che ci ostacolano vanno cacciati»

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23/09/2018 – “Siamo onesti, Casalino ha sbagliato . Non si mandano audio del genere in privato ai giornalisti. Certe cose vanno dette pubblicamente e con orgoglio! Le persone ci hanno votato proprio per questo. Se i tecnici nei Ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote, prendendosi poteri che non gli competono, vanno cacciati all’istante. Semplice”. E’ quanto scrive su Facebook Alessandro Di Battista. “O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro” prosegue. “Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare. Violenza è trovare denari per il TAV, per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento, perché quel movimento vuole cancellare i finanziamenti pubblici all’editoria”.

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“Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip. Questa è la violenza che si respira davvero in Italia. E contro questa violenza la stragrande maggioranza degli italiani si è espressa. Quindi avanti tutta e barra dritta. Amici – conclude Di Battista – non vi lasciate intimorire dai soliti cani da riporto del sistema; anzi gioite, se il sistema reagisce così è un buon segno!”.

Il portavoce di palazzo Chigi usava parole pesanti nella forma, per ribadire un contenuto già noto: il reddito di cittadinanza è fondamentale per il Movimento 5 Stelle. Di Battista ribadisce questo concetto dichiarando che l’unico errore di Casalino è stato quello di non dire pubblicamente le stesse parole dette nell’audio “rubato”.



«Se i tecnici nei Ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote – scrive Di Battista – prendendosi poteri che non gli competono vanno cacciati all’istante. Semplice. O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò?».

«Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino – aggiunge Di Battista – ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip. Questa è la violenza che si respira davvero in Italia. E contro questa violenza la stragrande maggioranza degli italiani si è espressa. Quindi avanti tutta e barra dritta. Amici – conclude – non vi lasciate intimorire dai soliti cani da riporto del sistema anzi gioite, se il sistema reagisce così è un buon segno».
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Salvini difende Raggi: “Roma è in difficoltà, ma la colpa non è della giunta M5s”

13/06/2018 – Il vicepremier su La7 fa scudo intorno alla sindaca grillina: “Immondizia e buche c’erano anche prima”
Salvini difende Raggi: “Roma è in difficoltà, ma la colpa non è della giunta M5s” “Roma è una citta stupenda e in difficoltà ma non per la giunta attuale. L’immondizia per strada c’era anche prima, anche le buche…”. Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, ospite di Otto e Mezzo, cambia tono. Con il varo del nuovo governo gialloverde, il tempo degli attacchi a Virginia Raggi è finito.

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“Io sono residente a Milano” premette a chi gli chiede se Roma è amministrata bene o no. “Certo si può fare meglio” osserva con necessario realismo, ma si allinea al leit motiv grillino: “Non è che chi c’era prima della Raggi abbia fatto miracoli”. Insomma, “non è tutta colpa sua. Io organizzerei Roma in maniera diversa. Per esempio Ostia si sente comune diverso”.


D’altronde che l’aria fosse cambiata era già chiaro nei giorni concitati del famoso “contratto di governo”. Salvini era finito al centro delle polemiche in rete per aver negato la presenza di buche sulle strade della Capitale, tra le maggiori criticità che l’amministrazione Raggi si sta trovando ad affrontare in questi mesi: “Almeno nelle strade che ho percorso io, non le ho viste”.
Fonte: http://www.romatoday.it/politica/salvini-raggi-difesa-la7.html
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Sgarbi difende De Luca: “Di Maio incapace, Raggi peggio del mafioso Ciancimino”. Scontro con Giarrusso (M5S) – GUARDA E DIFFONDI


22/02/2018 – Come accaduto negli scorsi giorni, il M5S è partito all’attacco nei confronti del Governatore De Luca e del sistema politico corrotto, sempre secondo i grillini: “C’è un dato politico: ci sono politici campani che chiedono soldi a un imprenditore, soldi pubblici che vengono rubati da queste persone. Quelle persone lì sono abituate a fare così. L’inchiesta di Fanpage è straordinaria, svela un sistema: il sistema politico. La Campania è la terra dei fuochi, anziché smaltire bene i rifiuti sono stati dati soldi sottobanco a personaggi del genere. Il reato lo decide una terza sentenza definitiva, ma il dato politico: l’assessore al Comune di Salerno come si permette di parlare a nome della Campania?

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Il suo commercialista dice ‘dagli il 15%’, l’altro dice il 23%’. Lo smaltimento di una tonnellata arrivano a farlo costare oltre 200 euro, più del doppio per intascarsi i nostri soldi. La politica ruba soldi ai cittadini, non lo possiamo più accettare”. Forte la presa di posizione di Vittorio Sgarbi a difesa di De Luca: “L’assessore del Comune di Salerno non entra in questa vicenda, che riguarda la Regione: è uno sprovveduto. Io difendo De Luca perché lo ritengo un uomo capace: il vero politico onesto è il politico capace. Parliamo di reati veri, non di queste cose“. il VIDEO:






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Luigi Di Maio difende Orietta BERTI dall’esposto PD

13/01/2018 – “Qualche tempo fa ho incontrato Orietta Berti negli studi RAI di Milano, poco prima di essere intervistato da Fabio Fazio. E’ stato per me un vero piacere! Abbiamo chiaccherato per un po’, ci siamo raccontati i nostri impegni e ne ho approfittato per farmi un selfie assieme a lei che ho prontamente girato a mia mamma, sua grande fan. Insomma c’è stata subito una grande simpatia reciproca e mi ha detto che seguiva attentamente gli sviluppi del MoVimento 5 Stelle”.

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Lo scrive su Facebook il candidato premier M5S Luigi Di Maio. “Ieri Orietta, intervistata in radio, da Un Giorno da Pecora ha raccontato di questo incontro e ha detto che voterà MoVimento 5 Stelle e la ringrazio per questo attestato di fiducia – aggiunge – Grazie a Dio in Italia c’è ancora libertà di voto, di espressione e di parola, ma il Pd l’ha denunciata all’Agcom sostenendo che avrebbe violato la par condicio. Una follia: in pratica secondo il Pd nessuno può esprimere pubblicamente la sua preferenza elettorale per il MoVimento 5 Stelle”.

“Non solo: qui siamo davanti a un’intimidazione bella e buona nei confronti di un’artista da parte del partito che, pur essendo minoranza nel Paese, controlla la Rai e il governo. Giù le mani da Orietta Berti! E’ un’icona della musica italiana e dell’Emilia Romagna. Nessuno può pensare di discriminarla per le sue idee politiche ed è suo diritto esprimersi e parlare liberamente. Il Pd le chieda immediatamente scusa e la smetta di minacciare chiunque si avvicini al MoVimento 5 Stelle”, attacca Di Maio. “Orietta Berti è una donna che non deve dire grazie a nessuno e sicuramente sapeva che la sua presa di posizione avrebbe dato fastidio a qualcuno. Nonostante questo l’ha fatto e a lei va il mio grazie”, conclude.






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VASCO ROSSI ATTACCA LA POLITICA ITALIANA E DIFENDE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE! GUARDATE COSA HA DETTO E DIFFONDETE SE SIETE D’ACCORDO CON LUI

SEI D’ACCORDO CON VASCO ROSSI?
VASCO ROSSI ATTACCA LA POLITICA ITALIANA E DIFENDE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE!
GUARDATE COSA HA DETTO E DIFFONDETE SE SIETE D’ACCORDO CON LUI!

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Benigni al Quirinale: “Anche la Costituzione difende il cinema” e cita gli articoli

27 mar 2017 – (Agenzia Vista) – Roma, 27 Marzo 2017 – Roberto Benigni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, alla cerimonia di presentazione dei candidati dei Premi David di Donatello per l’anno 2017, che verranno assegnati questa sera.