11/08/2017 – Con l’avvicinarsi della campagna elettorale, torna prepotente il dibattito sulle pensioni, complice anche la Ragioneria dello Stato che pochi giorni fa aveva messo in guardia sui rischi del blocco dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. L’idea lanciata dagli ministri del Lavoro di centrodestra e centrosinistra, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, secondo buona parte degli esperti rischierebbe di costare miliardi di euro ai conti già disastrati dell’Inps. E nel coro non manca l’ex ministro Elsa Fornero che in un’intervista al Foglio lancia più di un siluro contro i politici: “Siamo in campagna elettorale, chi è che si prende la responsabilità di dire la verità? Ci vuole coraggio”.
Andando avanti di questo passo, con la politica ridotta al gioco di “chi la spara più grossa”, per gli italiani potrebbe tornare un vero e proprio incubo, cioè proprio il ritorno di ministri come la stessa Fornero alla prima crisi finanziaria: “A quel punto i politici si ritirano per chiamare i tecnici a fare le riforme, su cui poi tornano a sputare”. E la farsa in effetti sta tutta nella pessima considerazione che buona parte dei politici italiani dicono di avere su quella riforma delle pensioni.
Una legge che giova ricordare è stata votata praticamente da tutti, leghisti esclusi. Sul tema i politici darebbero il peggio di sé, come ribadisce l’ex ministro: “In Europa e nel resto del mondo se ne vantano sempre, ma poi tornano in Italia e sparano a zero. Una doppiezza che è espressione di vigliaccheria”. – FONTE
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