Divieto di pignoramento sulla prima casa e rateazione Equitalia piu’ lunga oggetto di chiarimenti nella nota della società di riscossione del 1 luglio scorso, dopo le novità recentemente introdotte dal decreto “del fare”.
Pignoramento e rate Equitalia nel decreto “del fare”
Sulle novità introdotte in favore dei contribuenti dal decreto legge n. 69 del 2013, il cosiddetto decreto “del fare”, è recentemente intervenuta Equitalia che, in una nota del 1 luglio scorso ma resa nota solo nella serata di ieri, 2 luglio 2013, spiega da una parte il divieto di pignoramento sulla prima casa e dall’altra il nuovo piano rateazione Equitalia per pagare i debiti con il Fisco.
Divieto pignoramento prima casa: destinazione d’uso abitativa
Per ciò che riguarda il divieto di pignoramento dell’abitazione principale, lo stop riguarda, secondo Equitalia, anche le pertinenze, sempre che l’immobile abbia destinazione d’uso catastale abitativa. Riguardo all’abitazione principale, ai fini della previsione di impignorabilità occorre non solo che l’immobile sia l’unico bene, non di lusso del debitore (per maggiori dettagli si veda il nostro articolo Pignoramento immobiliare, cosa cambia con il decreto “del fare”), ma anche, secondo la nota Equitalia, che abbia una destinazione d’uso catastale abitativa. Non conta quindi l’utilizzo abitativo di fatto.
Dal Forum Ricorsi & Contenziosi
Impignorabilità beni impresa: il limite del quinto
Detto ciò, la novità maggiore riguardante i pignoramenti immobiliari modificati dal decreto “del fare” e analizzati dalla nota Equitalia riguarda la disciplina transitoria, in particolare l’obbligo posto dalla società di riscossione alle società del gruppo di non proseguire le attività di recupero coattivo qualora siano rispettate le attuali condizioni di legge, anche in presenza di pignoramenti già eseguiti. In sostanza si prevede che i pignoramenti già in atto sono sospesi quando sussistono le condizioni previste dal decreto “del fare”, ossia l’espropriazione immobiliare riguardi l’unica abitazione principale posseduta, ovvero se il debito a ruolo non superi 120.000 euro o ancora se non siano decorsi almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca.
Oltre al divieto di pignoramento, la nota Equitalia si sofferma anche sul piano di rateazione delle cartelle esattoriali. Il decreto “del fare” ha previsto la possibilità di richiedere dilazione dei debiti fiscali sino a 120 rate. In particolare si prevede la possibilità di chiedere o di prolungare una rateazione in corso sino ad un massimo di 120 rate mensili, al posto delle attuali 72. Si deve comunque provare di trovarsi in una situazione di difficoltà legata alla particolare congiuntura economica. (Per maggiori dettagli si veda il nostro articolo Rate Equitalia più lunghe, cosa cambia con il decreto “del fare”).
La rateazione Equitalia piu’ lunga entrerà in vigore al momento in cui sarà emanato l’apposito decreto attuativo, previsto entro 30 giorni dalla conversione del decreto “del fare”. Si attende quindi il provvedimento ad hoc per applicare la novità sulla rateizzazione Equitalia alle dilazioni in corso. Parte da subito invece la novità sulla decadenza dalla rateazione in caso di mancato pagamento di otto rate complessive, invece che di due consecutive.
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