Gessica Rostellato 07.08.2013 sul Decreto Lavoro 76/2013 rif. …
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Inserisco la parte scritta dedicata alle persone non udenti:
PRESIDENTE dice: “La deputata Rostellato ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/1458/50”. GESSICA ROSTELLATO dice: “Signor Presidente; colleghi, sottosegretario, l’ordine del giorno n. 9/1458/50 di cui sono prima firmataria chiede di abolire il contratto a progetto. Come ha spiegato bene la mia collega, ieri, durante la discussione sulle linee generali, dopo circa dieci anni di sperimentazione di questo contratto, credo che possiamo essere tutti d’accordo che il contratto a progetto si è rilevato un contratto fallimentare, un contratto che è stato usato e abusato per eludere i contratti di lavoro subordinato. Ciò è avvenuto soprattutto perché il contratto a progetto costa meno, non è previsto un compenso minimo, la contribuzione è inferiore e non prevede ferie, mensilità aggiuntive e TFR. Le aziende ci chiedono di ridurre il costo del lavoro, facciamolo in maniera seria ed eliminiamo questi contratti senza tutele. Favoriamo quei giovani che vogliono intraprendere il lavoro autonomo legando il pagamento dei contributi al reddito effettivamente percepito. Vi chiedo quindi di votare favorevolmente il nostro ordine del giorno per ridare tutela e dignità a quei lavoratori che in questi anni sono stati sfruttati attraverso il contratto a progetto”.
PRESIDENTE dice: “La deputata Rostellato ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/1458/50”. GESSICA ROSTELLATO dice: “Signor Presidente; colleghi, sottosegretario, l’ordine del giorno n. 9/1458/50 di cui sono prima firmataria chiede di abolire il contratto a progetto. Come ha spiegato bene la mia collega, ieri, durante la discussione sulle linee generali, dopo circa dieci anni di sperimentazione di questo contratto, credo che possiamo essere tutti d’accordo che il contratto a progetto si è rilevato un contratto fallimentare, un contratto che è stato usato e abusato per eludere i contratti di lavoro subordinato. Ciò è avvenuto soprattutto perché il contratto a progetto costa meno, non è previsto un compenso minimo, la contribuzione è inferiore e non prevede ferie, mensilità aggiuntive e TFR. Le aziende ci chiedono di ridurre il costo del lavoro, facciamolo in maniera seria ed eliminiamo questi contratti senza tutele. Favoriamo quei giovani che vogliono intraprendere il lavoro autonomo legando il pagamento dei contributi al reddito effettivamente percepito. Vi chiedo quindi di votare favorevolmente il nostro ordine del giorno per ridare tutela e dignità a quei lavoratori che in questi anni sono stati sfruttati attraverso il contratto a progetto”.
…..vorrei solo far notare che il problema non esiste solo tra i giovani…..ma la gravita’ arriva da chi è piu’ vecchio e a figli da mantenere….il giovane l’ho stipendio se l’ho mangia in divertimento …..il piu vecchio solitamente mantiene almeno 3 persone…..Morale il lavoro è importante per TUTTI!