Stipendi RAI: 1.581 giornalisti del servizio pubblico, la metà guadagna più di 105 mila euro all’anno.
05/03/2015 – Dopo decenni di lottizzazione dei partiti sulla Rai, viale Mazzini sembra più un Titanic affollato, eppure fa ancora gola a tanti, soprattutto ai giornalisti. E non c’è da stupirsi se si considera che su 1.581 giornalisti del servizio pubblico, la metà guadagna più di 105 mila euro all’anno. Un’allegra comitiva dove il più sfigato è un caposervizio (in tutto 279), fino a salire con dirigenti giornalisti e capiredattori che (303 fortunati) che incassano stipendi tra i 120 mila e 240 mila euro. Non di più solo grazie all’imposizione del ministero del Tesoro che ha stabilito il tetto massimo per i dirigenti nelle società partecipate. I dati messi insieme dal Fatto quotidiano aggiungono anche i 64 inviati speciali dei tg della Rai che a cranio guadagnano 126 mila euro. E poi ci sono i 150 vice capiredattori che in media portano a casa ciasciuno 120mila euro per un totale sul bilancio aziendale di 18 milioni di euro.
Gli sfigati d’oro – Se c’è una cosa che non si può contestare all’azienda di viale Mazzini è come sa gratificare economicamente i propri dipendenti. Il buon cuore con i soldi pubblici trova la sua fulgida espressione anche con i 688 redattori ordinari con contratto a tempo indeterminato che in media beccano all’anno 85 mila euro, roba avveniristica per tante altre redazioni. Un po’ più sfigati sono i redattori “a scadenza” che incassano ciascuno 54 mila euro annui.
Nuovi dirigenti – I dirigenti in tutta la Rai sono 262. Nonostante le promesse di spending review della gestione Gubitosi, nel 2013 ne sono arrivati altri 13. In 35 sono stati promossi e ovviamente a questi meritevoli manager è stato adeguato lo stipendio, sempre con il tetto massimo di 240 mila euro. C’è poi la pletora degli 8.501 dipendenti, tra impiegati di varie mansioni, quelli di fascia superiore guadagnano in media 67mila euro.
Appesi a un filo – C’è un gruppone di 1360 lavoratori a tempo determinato. Di questi 262 sono altri giornalisti, 349 sono operatori di regia. Ma il vero mare magnum dello sfruttamento, continua il Fatto, spunta nella tabella “collaboratori con contratto di lavoro autonomo, a progetto e partite Iva”. Un esercito di 10.019 persone che in tutto costano 110 milioni di euro. 31 di questi nel 2013 hanno incassato 310 mila euro a testa, 175 hanno portato a casa tra gli 80 mila e i 240 mila euro. Tutti gli altri, più di 9 mila dipendenti autonomi hanno i compensi più disparati da poche decine di migliaia di euro. FONTE
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